Il pilota GT, e commentatore di Sky Sport F1 Matteo Bobbi, sul suo canale YouTube ha parlato del GP di Miami che attende la Formula 1 in questo weekend, analizzando il tracciato americano e le insidie nascoste per tutte le scuderie. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
Matteo Bobbi ha dichiarato: "Il circuito non si trova nella famosissima South Beach o a Miami Beach, ma si trova un po' più a nord nella zona di Miami Nord dove troviamo anche l'Hard Rock Stadium. Il circuito, denominato anche Miami International, è un tracciato cittadino semi-permanente situato presso Miami Garden ed è stato inaugurato nel maggio 2022".
"Lungo 5412 metri, presenta ben 19 curve di cui sette sono a destra, e dodici a sinistra. Lungo il giro ci sono anche tre zone DRS con delle aree estremamente ampie e questo fa si che si stia tanto tempo con l'ala mobile spalancata. A livello aerodinamico, il circuito è considerato da medio carico perché ci sono dei lunghi rettilinei, ma anche delle sezioni guidate medio-veloci, ma anche molto lente, quasi come Monaco, e quindi il compromesso aerodinamico è complicato, e la scelta per tutti i team in passato almeno è stata da medio livello di carico".
L'italiano ha poi continuato dicendo: "Il motore è abbastanza sollecitato. La farfalla rimane aperta per ben il 57% di tutto quello che è il tempo speso per compiere un giro. I rettilinei più importanti sono due, con il primo che va da cruva 8 a curva 11 ed è lungo 1,4 chilometri. Il secondo, che invece va dalla 16 alla 17, nel terzo settore, è lungo 1,2 chilometri, anche se su quest'ultimo ci sono dei lievi cambi di direzione, ma per il motore questo non cambia perché i piloti lo affrontano comunque in pieno".
Il pilota GT ha poi analizzato ogni singolo settore del circuito. Queste le sue parole: "Il primo settore è caratterizzato da cambi di direzione ad alta velocità, anche abbastanza complicati, sia per il livello di grip che man mano va aumentando, ma soprattutto perché bisogna essere molto precisi nel posizionarsi e anche per l'imput delle sterzate. C'è anche una frenata estremamente complicata dove si arriva da una curva a sinistra e si frena in combinato".
"Il secondo settore è caratterizzato invece da un rettilineo molto molto lungo dove bisogna esprimere tanta velocità e lì vorresti una macchina con poco drag e quindi con le ali e un livello di aerodinamica basso per volare in quel pezzo di pista. Per contro peròò poi arriva una sezione super lenta, veramente da circuito cittadino nudo e crudo, dove bisogna mangiarsi i cordoli che sono alti, con velocità basse, e bisogna avere una buona trazione. Ci sono anche delle ripartenze dopo dei tratti lenti e dunque si chiede molto anche agli pneumatici posteriori".
"Il terzo settore invece è maggiormente caratterizzato dal rettilineo che porta dalla 16 alla 17. Al termine troviamo una violenta staccata dove il pilota deve spingere forte sul freno esercitando tantissimi chili di forza sul pedale. Subito dopo troviamo una curva a novanta gradi e una ripartenza molto difficile perché in quel punto ci si arriva sempre al termine del giro con un overheating degli pneumatici posteriori e dunque questo passaggio è sempre complicata nella gestione. Infine troviamo una curva a sinistra e poi a destra da fare in pieno per terminare il giro".
Parlando invece degli pneumatici che porterà Pirelli e delle relative strategie Bobbi ha concluso dicendo: "Se chiedi tanto alle gomme nei primi due settori poi arrivi al termine che gli pneumatici sono andati. Come al solito la coperta è abbastanza corta, e quando qui abbiamo un calo di performance parliamo sempre di degrado termico"
"Pirelli porterà la C2 come gomma dura, C3 come media e la C4 che sarà la più morbida. Una scelta identica a quella del Gran Premio di Cina che si è corsa settimana scorsa e leggermente diversa rispetto a quella del Giappone. Vedremo se questa decisione favorirà uno o due pit stop. Mi sembra che la volontà sia quella di mescolare le strategie, e quindi di portare alcuni team ad andare più sul morbido e dunque essere obbligati a fare due fermate ai box"
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Foto copertina twitter.com
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