«Senna era un adorabile essere umano». Il commovente ricordo dell'ex Williams
08/05/2024 07:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Quella del Primo Maggio 1994 è, senza ombra di dubbio, una data impressa a fuoco nella mente di tutti gli appassionati di motorsport. Data di cui difficilmente chi stava guardando il GP di San Marino ha dimenticato, a distanza di trent'anni, dove si trovasse e cosa stesse facendo alle 14:17, nel preciso momento in cui la Williams di Ayrton Senna impattava contro il muro all’esterno della curva Tamburello del circuito Enzo e Dino Ferrari, a causa di un cedimento alla colonna dello sterzo della sua vettura, terminando per sempre la sua corsa, la sua vita terrena. Trenta lunghi anni pieni di inchieste, dubbi che mai, malgrado tutto, hanno trasportato nell'oblio il brasiliano che, al contrario, si è trasformato in mito, in leggenda.

Una giornata, suo malgrado, storica per il mondo della Formula Uno di cui, a tre decenni di distanza e per ricordare la scomparsa del Campionissimo brasiliano, chi scrive ha avuto modo di parlare in esclusiva per "Formula1.it" con Ann Bradshaw, ex PR della Williams che quel primo giorno di Maggio era a lavoro ad Imola, direttamente coinvolta nella vicenda e legata umanamente e professionalmente al protagonista degli eventi. Una chiacchierata in cui l'ex addetta alla comunicazione della squadra di Frank Williams, tra le varie cose, ha voluto rendere pubblico un suo personale, e commovente, ricordo del tre volte campione del mondo paulista, definendolo senza mezzi termini come il miglior pilota di tutti i tempi, profondamente spirituale ma soprattutto un adorabile essere umano di cui, a molti anni dalla sua scomparsa, si sente ancora la mancanza.

"Penso sia triste guardarsi indietro e pensare a chi abbiamo perso, come pilota e come adorabile essere umano. Mi piace ricordarlo come un uomo profondamente spirituale. Era un pilota straordinario, probabilmente il migliore di sempre".

Non solo, poiché Bradshaw ha anche tenuto a sottolineare l'alto patriottismo del pilota brasiliano, fortemente legato al suo Paese e fortemente impegnato per i propri connazionali, specie quelli più piccoli e bisognosi per cui, poco prima della sua morte, fondò la "Fondazione Senna", finalizzata a fornire loro supporto economico, sanitario e scolastico affinché potessero, non avendone le possibilità, avere le stesse opportunità e gli stessi mezzi dei loro conterranei più agiati. Fondazione che, di fatto, sottolinea l'enorme bontà d'animo dell'ex pilota McLaren.

"Era legato al Brasile ed è bello vedere che la Fondazione Senna, che aveva da poco creato per aiutare i bambini in difficoltà nel suo paese, esiste ancora. Ha fatto un ottimo lavoro".

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Foto copertina twitter.com


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