Red Bull, Newey: «Una caratteristica della RB20 non mi soddisfa. Soluzione? Nel 2025»
09/05/2024 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Il 2024 non è il 2023, e la Red Bull RB20 non è la RB19, monoposto praticamente perfetta e assolutamente dominante che ha marchiato a fuoco lo scorso campionato di Formula 1. Dopo sei gare, 12 mesi fa, la Red Bull le aveva vinte tutte, mostrandosi imprendibile su ogni tipologia di tracciato, essendo una vettura "all-round", perfetta prestazionalmente e perfetta dal punto di vista affidabilistico.  La RB20 invece, la monoposto che lo staff tecnico del team di Milton Keynes ha messo in pista per la stagione attuale, perfetta non sembra esserlo affatto, e sotto diversi vari punti di vista.

Una situazione che, di fatto, può essere facilmente costatata osservando quanto accaduto in pista nel corso di questo avvio di campionato, ad iniziare dal ritiro di Max Verstappen in Australia sino alla clamorosa vittoria messa a segno da Lando Norris a Miami dove, oggettivamente, è stato in grado di sfruttare al meglio gli aggiornamenti che la McLaren ha potuto a Miami. Vittoria giunta si per la capacità del team di cogliere le occasioni (come l'errata entrata della Safety Car in pista), ma anche figlia di un notevole passo in avanti compiuto dalla vettura papaya capace, in condizioni di gara regolare, di staccare di ben otto secondi la vettura del campione del mondo olandese. Sintomo, appunto, di una vettura non perfetta e non dominante come la sua progenitrice.

Una "imperfezione" che, a Miami, è stata commentata da Adrian Newey, tecnico fresco di separazione dal team diretto da Christian Horner che firmato la RB20, sua ultima vettura dopo quasi vent'anni di permanenza a Milton Keynes. Il tecnico britannico, nel farlo, ha affermato come la vettura del 2024 abbia una caratteristica che non lo convince appieno, un difetto che, probabilmente, potrà essere risolto solamente nel 2025. Un difetto di cui però Newey non ha voluto specificare i dettagli, forse per non dare vantaggi ai rivali.

C’è sempre spazio per i miglioramenti, siamo sempre alla ricerca di piccole cose e di pezzi che non sono stati modificati in passato. Per esempio c’è una caratteristica della RB20 di cui non sono terribilmente soddisfatto quest’anno. Si tratta di qualcosa che cambierà più avanti nell’anno, o forse sarà modificata l’anno prossimo”.

Un problema che, per quanto detto, Newey non ha potuto spiegare, ma che sicuramente non sarà possibile risolvere con il secondo pacchetto sviluppi (dopo quello portato a Suzuka) che la Red Bull porterà a Imola. Un problema su cui, dato il recente annuncio di dimissioni dell'ex ingegnere McLaren, non avrà modo di lavorare e che dovrà essere risolto dalle figure che prenderanno il suo posto nello staff tecnico della squadra diretta da Christian Horner, ovvero Pierre Waché ed Enrico Balbo.

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Foto copertina twitter.com


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