Ferrari, Leclerc: «Fatichiamo sempre nelle stesse curve, non riesco a guidare come Max»
18/05/2024 18:05:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Più forte delle difficoltà, più forte della storia: Max Verstappen ha ottenuto la pole position del GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, la settima consecutiva su sette gare disputate. Una pole voluta, cercata e con cui, come detto, l'olandese ha riscritto la storia della F1, uguagliando il record di otto pole position consecutive, ad inizio stagione, finora detenuto da Ayrton Senna. Une pole che ha mostrato a tutti il valore del tre volte campione del mondo olandese che, malgrado una RB20 tutt'altro che esaltante durante tutto il fine settimana, è riuscito ad estrarne tutto il potenziale, superarne i limiti di bilanciamento e regolare la McLaren, ormai una seria minaccia, e la Ferrari che, dopo un gran avvio di weekend, è mancata nel momento clou della qualfiica, quando era necessario estrarre tutto il potenziale per piazzarsi più avanti possibile e costruire basi solide per la gara.

Una mancanza che, inevitabilmente, lascia molto amaro in bocca alla compagine diretta da Frédéric Vasseur che, con gli sviluppi portati in pista sulla SF-24 e dati i positivi riscontri avuti nelle tre sessioni di prove libere, era ben fiduciosa di poter portare a casa un risultato migliore, quantomeno piazzandosi alle spalle di un Max Verstappen in stato di grazia ma davanti alla McLaren. Una mancanza le cui cause, per quanto emerge, sembra sia dovuta alle difficoltà della Rossa di accendere le gomme nella prima parte del giro, poiché gran parte del gap è stato incassato nella variante del Tamburello, le prime tre curve dell'Enzo e Dino Ferrari.

Una qualifica amara che, appena giunto al ring delle interviste, è stata commentata da Charles Leclerc ai microfoni di Sky Sport F1. Per prima cosa il monegasco ha ammesso le difficoltà nell'accendere le gomme (basta vedere il tempo perso al Tamburello), per sottolineare poi quanto, a differenza di quanto mostrato dalle FP1, la SF-24 soffra anche sui cordoli, non riuscendo ad aggredirli come necessario perdendo, inevitabilmente, del tempo.

"Rispetto agli altri abbiamo faticato in un paio di curve, il 2 e il 3. La preparazione gomma è importante, ma è strano. Sono sempre le stesse curve che ci danno fastidio, dobbiamo migliorarla. E' un punto di forza della Red Bull quello di andare sui cordoli, non so come guida Max ma io non riesco a fare le curve come lui. La tendenza è la stessa da un po' di gare a questa parte"

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Foto copertina www.ferrari.com


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