Red Bull, problemi di salute per Helmut Marko: «Non riuscivo neanche a parlare»
13/06/2024 07:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Allo stato attuale dell'arte, la Red Bull non è più indubbiamente la migliore macchina del lotto, quella che ha marchiato a fuoco la stagione 2023. Una vettura buona, non più dominante, cui però Max Verstappen non sta perdendo occasione per mostrare perché abbia vinto tre titoli mondiali. E non lo ha fatto neppure a Montreal, nel weekend del GP del Canada, portando a casa il massimo bottino a disposizione dopo aver coperto e superato, con le sue abilità, le carenze della RB20. Un weekend in cui Max è stato abile al sabato nel cogliere la seconda piazza, a pari tempo con Russell, e in gara, dove ha gestito al meglio i primi giri con la pioggia, non sbagliando nel passaggio dalle intermedie alle slick, nella gestione delle Safety Car e, infine, nel tenenre a bada la concorrenza, non sbagliando su pista umida e aprendo un gap di sicurezza sul primo degli inseguitori.

Una vittoria della Red Bull, ma marchiata a fuoco da Max Versappen, con cui il pilota olandese ha allungato a 56 punti il gap sul primo degli avversari, Charles Leclerc. Una vittoria che, come sempre, è stata celebrata dallo stato maggiore della Red Bull, compreso il super consigliere Helmut Marko che, malgrado tutto, a Montréal è apparsoe meno loquace del solito. Il motivo di questa sua presenza sottotono è stato spiegato dallo stesso ex pilota austriaco ad "Oe24". Marko, infatti, è stato recentemente colpito dal Covid, nelle due settimane tra il GP di Monaco e quello del Canada, non certo non una passeggiata senza conseguenze alla sua età che, di fatto, sembra aver lasciato delle conseguenze al pilota austriaco.

"Dopo il fine settimana di Monte Carlo ero piuttosto giù di corda. Avevo il Covid e non riuscivo nemmeno a parlare. Ora sto di nuovo bene”.

Uno spavento superato per il consigliere di Graz, che, pur non essendo ancora al 100%, non è voluto mancare all’appuntamento in Canada dove, come detto, ha avuto modo di ammirare l'ennesima dimostrazione di forza di Max Verstappen, capace di fare ampiamente la differenza nella trasferta nordamericana, aiutato però dal team capace di supportarlo nei momenti clou della gara.

"Ha vinto grazie a quello che io chiamo il fattore Max. Solo lui ha questa visione di gara e la capacità di spingere sull’acceleratore quando è necessario. Ed oltre a questo, il nostro team ha scelto una giusta strategia".

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Foto copertina x.com

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