Fuorioso in radio, teso, nervoso e frustrato dalla situazione in cui si trova la Red Bull da un paio di gare a questa parte. Questo il ritratto di Max Verstappen al termine del GP d’Ungheria, tre giorni che ha messo in crisi il debole equilibrio del pilota olandese, da tre anni abituato ad avere la miglior macchina del lotto e a vincere a raffica praticamente senza rivali.
Una situazione che, di fatto, è stata ulteriormente complicata nei primi giri di gara, dopo che Max, terzo al via, era riuscito a mettersi negli scarichi di Oscar Piastri, diventato leader dopo il sorpasso ai danni di Lando. Una manovra che Max ha chiuso andando fuori pista e traendo vantaggio, tale da spingere la direzione gara a chiedere alla Red Bull di far passare Lando Norris per scongiurare una penalità. Una decisione, subito avallata dalla squadra, che non è andata giù al tre volte campione del mondo che ha iniziato a prendersela con il muretto e la FIA con dei team radio infuocati.
Situazione già calda che, dati alla mano, è divenuta ingestibile dopo che la Mercedes di Lewis Hamilton gli ha soffiato la terza posizione grazie ad un undercut: da allora Max ha continuato ad inveire contro il team via radio, con il suo ingegnere di pista Giampiero Lambiase che ha cercato di calmarlo in tutti i modi fin quando non lo ha paragonato ad un bambino: un botta e risposta che, probabilmente, ha influito anche nel sorpasso che Verstappen ha tentato in curva 1 ai danni di Lewis Hamilton, in cui ha frenato troppo tardi, causando un bloccaggio che l’ha fatto finire lungo dopo aver toccato la Mercedes dell'inglese.
Una mossa che, pur non avendo danneggiato la sua monoposto, gli ha fatto perdere la quarta posizione, a vantaggio di Charles Leclerc, compromettendo un fine settimana già ricco di problemi per lui e per il team. Una serie di difficoltà di cui, lo stesso Max Verstappen, ha parlato nel ring delle interviste nell'immediato dopo gara, ammettendo candidamente di non avere il passo necessario per lottare contro la McLaren. Una crisi a cui, a Budapest, si sono aggiunti dei problemi di gestione gomma ed errori di strategia.
“Non abbiamo avuto il passo per lottare con le McLaren, ma potevamo conquistare il podio. La chiamata sbagliata ai box ha danneggiato la mia strategia e mi ha messo a rischio quando io stavo lottando con gli altri. Oggi non ha funzionato. La pista era molto a calda, le gomme si surriscaldavano e non avevi più il vantaggio di gomma".
Immancabile poi un commento sul contatto avuto alla staccata di curva 1 con la Mercedes di Lewis Hamilton, a sua detta figlio di un movimento in frenata del sette volte campione del mondo: manovra oggi passata inosservata ma a lui spesse volte contestata.
"Molti hanno parlato male di me dopo quello che è successo in Austria, dicendo che mi muovessi in frenata e bla bla bla… Questa volta con Hamilton ho posizionato fin dall’inizio la mia macchina, e poi in frenata sono andato a destra. Per questo ho bloccato. Vedevo la macchina che arrivava verso di me e stavamo per avere un incidente per questo ho frenato e bloccato ancora”.
Una serie di situazioni che, come detto, hanno portato Max ad essere furente via radio con il team, semplicemente esprimendo la sua opinione a caldo. Team radio che in molti hanmo criticato: fattore a cui l'olandese appare del tutto impermeabile.
“Non ho ancora parlato con il team e non ho idea perché oggi sia successo di tutto. Ma comune non sarebbe finita diversamente perché McLaren era veramente più veloce. Sono molto infastidito da quello che è successo. Forse non hanno capito perché quest’anno la macchina non ha più lo stesso feeling del passato. Ecco perché ero così frustrato nei team radio. Premevo il bottone e mi sfogavo. A tutti quelli che mi criticano dico: andate a quel paese”.
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