Dopo mesi di speculazioni, ieri è finalmente arrivata l'ufficialità: Carlos Sainz si unirà alla Williams a partire dal 2025. Il team britannico l'ha spuntata in mezzo ai molti contatti dello spagnolo, probabilmente per la potenza dei motori Mercedes, per i nuovi tecnici assunti (e per l'assenza di basi solide nelle altre candidate, ossia l'Alpine e l'Audi), ma dietro le quinte ci sarebbe molto di più. Infatti, stando a quanto rivelato a Lawrence Barretto, James Vowles aveva gli occhi sul Ferrarista da tempo, e le prime conversazioni si erano avviati ben prima rispetto al "licenziamento" per l'arrivo di Hamilton.
"La prima volta che ho parlato alla famiglia Sainz è stato ad Abu Dhabi nel 2023, ha rivelato il team principal inglese. "Li abbiamo fatti entrare dal retro, così sono saliti nel mio ufficio senza essere visti. In quel frangente nessuno sapeva cosa sarebbe successo a Carlos, ma io ho usato l'occasione per dire la squadra stava seriamente pensando di tornare competitiva. Poi è arrivata la notizia di Lewis, che mi ha colto di sorpesa, e lo stesso è successo anche al pilota. Così ho iniziato la normale procedura di negoziazione".
"Io avevo bisogno di un leader, non solo di qualcuno che è veloce in macchina. Volevo che tutto attorno a loro fosse perfetto per estrarre il massimo della performance, e Carlos ha queste qualità. Se guardi a ogni team in cui è andato, ha sempre migliorato la loro posizione nel Mondiale costruttori. Ho fatto molte volte le ore piccole e lunghe chiamate, poi gli ho dato lo spazio per decidere", ha ammesso poi Vowles. "Se tutto questo non fosse andato in porto non avrei avuto alcun rimpianto. Non so cosa sarebbe successo in alternativa, ma tutto il lavoro è stato ripagato. Gli ho detto che la sua negoziazione è stata la più lunga. E i contratti di Lewis erano parecchio complicati!"
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