La stagione 2003 si concluse con un'altra doppietta Rossa nel Mondiale, con Schumacher che conquistò il suo sesto titolo piloti e la Ferrari il suo tredicesimo Costruttori.
Eppure, a Maranello gli ingegneri si accorsero che erano chiamati a portare in pista qualcosa di straordinario per ripetersi l'anno dopo. E fecero esattamente ciò.
Dopo un breve e consueto shakedown sul circuito privato di Fiorano, la nuova monoposto venne portata ad Imola per essere comparata direttamente con la precedente, la F2003-GA.
Secondo le simulazioni, la nuova Ferrari sarebbe dovuta essere più veloce di circa mezzo secondo. Fu proprio quando Schumacher girò due secondi più rapido che sorsero i primi dubbi.

Invece di congratularsi a vicenda per il lavoro svolto nella creazione di un missile, tutti i tecnici cercarono di comprendere il motivo di questa discrepanza; convinti che qualcosa non andasse e guidati da Jean Todt in persona.
L'unico ad esser convinto che quello fosse il vero potenziale della nuova monoposto era il Kaiser, che alla guida ebbe delle sensazioni irripetibili.
Il resto è storia: la Ferrari e la leggenda tedesca festeggiarono i titoli in estate, in una stagione a senso unico come poche altre in F1.
Insomma, la F2004 non era troppo veloce per essere vera (nonostante lo stupore della Scuderia): semplicemente era troppo veloce per tutti gli avversari.
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