La Haas potrebbe non disputare il Gran Premio d'Olanda e anche la tappa italiana di Monza. Secondo quanto riportato da racingnews365 infatti l'ex sponsor della Haas F1, Uralkali, avrebbe chiesto a un tribunale olandese di sequestrare le sue auto di F1 e i pezzi di ricambio. Uralkali è stato il title sponsor della Haas tra il 2021 e il 2022, ma l'accordo è stato interrotto in anticipo a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, dopo che però l'azienda aveva già versato al team gran parte dei soldi della sponsorizzazione di quell'anno.
La somma non è mai stata restituita a Uralkali, ma Haas non ha potuto farlo in quanto le sanzioni globali imposte alle aziende russe vietavano questo tipo di azione. Rivoltasi ad un tribunale per ottenere indietro i propri soldi, la Uralkali ha vinto la causa contro il team americano poiché secondo un'agenzia arbitrale svizzera, la Haas ha avuto l'opportunità di restituire i 12 milioni di euro, ma non l'ha fatto.
Secondo le ultime indiscrezioni, ieri, alcuni periti erano presenti all'interno del paddock di Formula 1 per valutare le attrezzature del team americano per fare il punto della situazione. Uralkali chiede che il sequestro completo dei beni della Haas avvenga solo dopo il weekend del GP d'Olanda e tra le 20:00 e le 07:00 durante il weekend stesso. Questo per garantire al team di svolgere il Gran Premio. Se però i beni della Haas dovessero essere sequestrati dopo il fine settimana, potrebbe essere messa in dubbio la sua partecipazione al Gran Premio d'Italia di Monza del prossimo fine settimana, che si svolgerà dal 30 agosto al 1° settembre.
La Haas, interpellata da RacingNews365 sulla vicenda ha dichiarato: "Haas intende pagare tutti gli importi dovuti a Uralkali in base al lodo arbitrale e non c'è alcuna controversia sugli importi dovuti. Continueremo a lavorare con Uralkali nei prossimi giorni per risolvere definitivamente la questione".
La scuderia è fiduciosa di essere presente a Monza e di non aver nessun problema, ma vista la distanza tra Zandvoort e il tracciato brianzolo, e le 14 ore di viaggio necessarie per arrivare in Italia, considerando anche i tempi di allestimento del paddock, la data ultima per mandare i fondi all'azienda russa è lunedì 26 agosto. Il blocco in corso contro le società statunitensi che effettuano transazioni con aziende russe rendono il compito non facile.
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