Bearman, l'esame di maturità arriva a Baku
Oliver Bearman farà il suo primo weekend completo con la Haas, in sostituzione di Kevin Magnussen. Per il britannico, questa sarà la prova per far vedere il suo talento, ancora più del debutto a Jeddah con la Ferrari.

12/09/2024 17:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Lo scorso anno Oliver Bearman lasciava la sua firma tra le strette stradine di Baku, mostrando il suo talento al mondo con un "Clean sweep", ossia un weekend in cui era in cima a ogni classifica, dalle Prove Libere alla Feature Race. Quest'anno il circuito azero lo chiama a un'altra grande prova: il britannico scenderà in pista con la VF24 per sostituire Kevin Magnussen, bandito dalla competizione per aver collezionato troppi punti di penalità. Per il giovane questo sarà un assaggio del futuro ma, nel mezzo dell'entusiasmo, non si prospettano giorno facili. 

Questo weekend, infatti, sarà il momento in cui Oliver dovrà dimostrare di che pasta è fatto, nel tentativo di zittire le critiche che lo seguono dal Gran Premio dell'Arabia Saudita. Perchè è vero che ha fatto un'ottima prestazione a Jeddah, chiudendo a punti con poche ore di esperienza a bordo della SF-24, ma c'è da ricordare che guidava la seconda vettura più veloce. Ed è arrivato settimo mentre il compagno di squadra era terzo. Ovviamente questo è un dato abbastanza inutile, visto che tra Leclerc e Bearman passano anni e anni di esperienza, ma evidenzia che, forse, la top 10 era veramente il minimo a cui doveva aspirare grazie al mezzo che aveva. Inoltre, giusto per mettere i puntini sulle i, si è tanto parlato della pressione a cui era sottoposto guidando per la Rossa, ma la verità è che non ha sperimentato neanche metà di quello che attende i piloti titolari: da Bearman non ci si aspettava molto, poteva sbagliare la prima curva e finire ultimo, nessuno lo avrebbe criticato. Anzi, c'erano solo elogi (giusti) per averci provato. Ma se fosse stato Leclerc o Sainz a non passare il taglio del Q2 sarebbe crollato Maranello per le ingiurie dei Tifosi e dei media. 

Guidare per la squadra americana nel complicato tracciato di Baku, sottostare al ritmo di lavoro di un pilota full-time sarà, invece, il vero esame di maturità per Oliver. "Un test della realtà. Perché saltare a bordo di una Ferrari è una cosa, salire su una macchina che vede il podio con il binocolo è un'altra", ha deto Gunther Steiner per il sito della Formula 1. Uno che la Haas tutto sommato la conosce. Con tutto questo non voglio togliere nulla al grande lavoro che ha fatto l'inglesino, che si merita totalmente il sedile per il 2025. Anzi, mi aspetto tante cose da Bearman in questi giorni. Chissà come invecchieranno le mie parole a fine del weekend. 

Foto copertina x.com

Leggi anche: Magnussen critica i commissari: «Non vogliono che si gareggi»

Tutte le news, le foto, il meteo, gli orari delle sessioni ed i tempi del Gran Premio di Azerbaijan 2024


Tag
bearman | haas | steiner | gp azerbaijan |