Almeno per il Gran Premio dell'Azerbaijan Oliver Bearman non è stato chiamato all'ultimo, e ha avuto tempo per prepararsi al primo weekend completo con la sua futura squadra, in una sorta di "prova generale" per il 2025. Per lui, questa gara era una vera prova di maturità, che ha superato brillantemente, anche se fino agli ultimi giri non era in top 10. Con la sua decima posizione l'inglesino ha già fatto la storia, diventando il primo pilota a conquistare punti con due costruttori diversi nelle prime due gare. "Fa strano, non so se è un bene o un male", ha detto ridendo nelle interviste. Ma quello che stupisce del giovane è la mentalità con cui si è affacciato ai media, raccontando con autocritica ed ironia il suo Gran Premio.
"Ho conquistato un punto, ma non era del tutto meritato perchè fino alla fine non ero nella top 10, comunque lo porto a casa. La gara è stata difficile, nel mio primo stint ho fatto attenzione e mi sono allontanato dal gruppo. Il secondo stint è stato meglio, ma ero bloccato nel traffico e ogni volta che provavo a sorpassare perdevo grip per il surriscaldamento, ma quando ero di nuovo in aria pulita avevo un buon ritmo. All'inizio mi hanno chiesto di cedere la posizione a Hulkenberg, ho chiesto un giro in più ma non me lo hanno lasciato. Va bene così, perchè la squadra ha una visione più chiara e io non ero veloce. Era un mio errore di giudizio: nelle PL2 avevo notato che bisognava gestire le gomme, ma con l'evoluzione in gara non c'era bisogno di essere così gentili", ha detto Bearman a F1 TV. Il giovane si è poi anche "scusato" con Hulkenberg, che è stato davanti a lui per tutta la gara, ma che è rimasto poi fregato dall'incidente tra Sainz e Perez: "Ho fatto una mossa un po'opportunistica, perchè l'ho passato mentre era bloccato in mezzo ai detriti e mi dispiace, perchè non era colpa sua".
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