GP Messico: Snodo mondiale per la Ferrari, in gioco c’è più del sorpasso sulla Red Bull

Forse vedere Perez eliminato in Q1 non è più una sorpresa così grande, ma Piastri lo è eccome. Se gli ultimi aggiornamenti portati da McLaren e Red Bull mantengono viva e anzi hanno intensificato se vogliamo, la lotta per il titolo piloti tra Verstappen e Norris con i due in posizioni molto ravvicinate sia in Texas che qui in Messico, tra l’altro in entrambi gli appuntamenti in lotta per la pole position, abbiamo però registrato un calo di performance dall’altro lato del box.

Se le prestazioni di Perez hanno avuto un comportamento altalenante per tutto l’anno, invece per Piastri possiamo dire che questa è una tendenza nata proprio in Texas. Anche nelle qualifiche Sprint le cose non erano andate bene per l’australiano, eliminato in SQ1 per poi riprendersi fortunatamente in qualifica e in gara. Sembra che Oscar abbia perso un po’ di confidenza con la vettura dopo gli ultimi aggiornamenti e necessiti di un po’ di tempo per trovare la giusta direzione.

Ferrari, vietato sbagliare

McLaren e Red Bull commettono due passi falsi nelle qualifiche messicane. Con Piastri e Perez che scatteranno dalla 17° e 18° piazza, la Ferrari ha una ghiottissima occasione in chiave costruttori. In gioco c’è più del sorpasso sulla squadra di Milton Keynes, c’è l’opportunità di ridurre sensibilmente il gap dalla McLaren, ora in prima posizione (la classifica vede il team papaya in testa con 544, Red Bull seconda con 504 e Ferrari terza con 496).

Il fatto che Verstappen stia tornando ai livelli di competitività che ci si attende da lui, significa che la Red Bull sta crescendo, mentre la McLaren potrebbe aver bisogno di un po’ di tempo per comprendere a pieno le potenzialità del nuovo pacchetto ed essere più forte nelle ultime gare del mondiale.

Per questo l’appuntamento odierno potrebbe rappresentare uno snodo mondiale importante per la Ferrari. Oggi non saranno ammessi errori, più della vittoria in sé, sarà importante fare punti e portare le vetture al traguardo. Non ci riferiamo soltanto alle prestazioni dei piloti, dei meccanici e degli uomini al muretto. Il circuito Hermanos Rodriguez, essendo posto ad oltre 2200 metri sul livello del mare, mette sempre a dura prova i componenti delle monoposto. Dovrà essere tutto studiato alla perfezione. Fare bene oggi, per la squadra italiana potrebbe rappresentare una svolta cruciale in chiave iridata e dare una spinta ancora maggiore rispetto alla doppietta maturata lo scorso weekend ad Austin.

Foto copertina: X, Ferrari; Foto interna: X, Ferrari

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