Negli ultimi mesi, la lotta per il titolo Mondiale Costruttori è stata influenzata da numerosi ricorsi e controricorsi. Tuttavia, per comprendere meglio la situazione attuale, è necessario fare un passo indietro e analizzare l’inizio della stagione.
Dalle prime gare del campionato, fino al Gran Premio di Spagna, la Red Bull dominava con Max Verstappen. Sergio Perez, come spesso accade, lottava per i punti, rimanendo spesso distanziato dal compagno di squadra olandese. Dal Gran Premio di Spagna, la McLaren ha iniziato a dimostrare la sua competitività, mentre la Red Bull ha cominciato a mostrare i primi segni di cedimento.
Un fattore da non sottovalutare in questa situazione è sicuramente l’addio di Adrian Newey, che a inizio stagione ha deciso di cambiare filosofia per evitare che le altre scuderie potessero raggiungerli. Tuttavia, la RB20 presenta molte difficoltà di messa a punto.
Riprendendo il discorso iniziale, la McLaren è sicuramente migliorata, mentre la Red Bull ha mostrato un calo di prestazioni. Molti attribuiscono questo calo alla cosiddetta “frenata asimmetrica”, che normalmente permetteva alle ruote posteriori di sterzare, evitando così il problema del sottosterzo, una caratteristica delle attuali vetture ad effetto suolo.
La FIA ha chiarito che nessuna vettura attualmente in griglia utilizzava questa soluzione. Tuttavia, c’è stata una rettifica nel regolamento tecnico del 2024, dove all’articolo 11.2.1 in materia di freni si legge: “L’impianto frenante deve essere progettato in modo che, all’interno di ciascun circuito, le forze applicate alle pastiglie dei freni siano della stessa entità e agiscano come coppie opposte su un determinato disco del freno. È vietato qualsiasi sistema o meccanismo che possa produrre sistematicamente o intenzionalmente coppie frenanti asimmetriche su un dato asse”.
Dopo questa situazione, la Red Bull ha incontrato alcune difficoltà, mentre la McLaren è diventata la macchina da battere. A questo punto, c’è stato un colpo di scena: nei suoi aggiornamenti, la McLaren ha introdotto un’ala posteriore che ha suscitato polemiche durante il Gran Premio dell’Azerbaigian. Di cosa si tratta? Del cosiddetto “mini-DRS”, che è stato evidente a tutti e non si può negare di aver utilizzato. Inoltre, Helmut Marko ha lanciato una frecciatina, affermando che la Red Bull ha dovuto presentare più di un ricorso affinché la McLaren rimuovesse questa soluzione.
Lo stesso team principal della Ferrari si é espresso in merito al mini drs della McLaren:
“Tutte le scuderie operano sempre al limite del regolamento, ma l'ala della McLaren non era conforme. Commettere un errore è una cosa, ma infrangere le regole è diverso”.
Da qui arriviamo ad un’ulteriore ricorso questa volta da parte della McLaren sul cosiddetto t-tray, che consente di modificare l’altezza da terra tra qualifica e gara. Quest’ultimo presentato dopo che la FIA ha accettato quello da parte della Red Bull a Baku.
Anche sul t-tray Vasseur si é espresso con queste parole:
"Onestamente, non conosco i dettagli e tutta la storia. Senza dubbio non è permesso modificare l'assetto tra qualifiche e gara. Se progetti qualcosa per cambiare assetto tra qualifica e gara è illegale. Se ciò fosse accaduto, sarebbe una cosa enorme, un'infrazione grave. Confido che la FIA possa condurre le indagini appropriate, disponendo di tutti gli strumenti necessari".
La differenza che c’è tra ciò che é successo alla Red Bull e ciò che invece riguarda la McLaren, é che per quanto riguarda quest’ultima, é facilmente dimostrabile l’utilizzo del mini drs, cosa che invece non é possibile fare con il t-tray della Red Bull.
Questa situazione potrebbe diventare interessante per la Ferrari nella corsa al titolo mondiale costruttori. Avendo vinto due delle ultime tre gare, la Ferrari può contare su due piloti in grande forma in questo finale di stagione.
Riuscirà in questa impresa? Il tempo ci saprà dare una risposta.
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Foto copertina x.com
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