In Ferrari lo avevamo candidamente ammesso: il GP del Qatar non sarebbe stato favorevole alla Rossa e capace di sposarsi bene con le caratteristiche della SF-24 che, di fatto, sarebbe stata costretta a correre in difesa per limitare i danni in classifica costruttori dalla McLaren che, al contrario, trova a Losail terreno di conquista e in linea con le caratteristiche della sua monoposto. Pertanto, la Ferrari ha vissuto le qualifiche per la Sprint prima e la Sprint poi rispettando in pieno queste previsioni, restando però con l'amaro in bocca dopo che il weekend era iniziato con una prima sessione di prove libere in cui erano emersi riscontri positivi.
Eppure, con il passare delle sessioni, il livello della SF-24 sul tracciato alle porte di Doha mai è stato a livello dei prima che, nella giornata del venerdì e nel corso della Sprint sono stati i piloti della McLaren, che hanno avuto la meglio su una Ferrari che ha palesato problemi di sottosterzo nelle curve in appoggio della pista qatariota. Una condizione che i tecnici della Scuderia non avevano avuto modo di sistemare come sperato neppure sfruttando il regime di libertà sulle vetture prima delle qualifiche per la gara vera e propria. Nei sessanta minuti di prove cronometrate, infatti, la SF-24, ha proseguito a non perfomare come sperato, finendo dietro non solo alle McLaren ma anche alla Red Bull di Max Verstappen e alla Mercedes di George Russell.
Insomma, notizie non ottimali nell’ottica della volata per il costruttori con la McLaren che, al contrario, ha piazzato nuovamente le due vetture davanti a quelle della Scuderia che, al netto di imprevisti, non appare capace di battere i rivali (non solo quelli papaya) facendo affidamento solo sulla prestazione e dunque,, in fase di preparazione gara, i tecnici di Maranello dovranno puntare sul cosiddetto effetto sorpresa per provare a rimescolare le carte, puntando molto sulla gestione delle gomme. Una lotta che, ai microfoni di Sky Sport F1, ha parlato il team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur, che ha ammesso come la lotta sia ancora aperta fino ad Abu Dhabi, per analizzare poi la sessione vissuta dal suo team e dei problemi incontrati dai due piloti.
"Non sarà finita fino all'ultima curva dell'ultima gara. Tutti i team hanno provato a massimizzare l'assetto. Ma non puoi lavorare molto su questo tra qualifiche e gara. È stata una questione di gestione gomme e del giro di preparazione, con temperature estreme della pista. Domani sarà un'altra storia, ma oggi non è andata come ci aspettavamo. Siamo ad un decimo dalla McLaren e continuiamo a spingere, abbiamo ottime opportunità".
Sempre parlando della lotta nel costruttori, il francese ha esternato quello che dovrà essere l'approccio del suo team alla gara di domani.
"Dobbiamo finire davanti alla McLaren per tenere vivo il campionato. Dobbiamo pensare a noi e fare il massimo, la gara sarà lunga. Sarà diversa dalla Sprint e proveremo massimizzare il pacchetto".
Infine, Fréd ha parlato della possibile strategia di gara e della flessibilità che la Rossa si è garantita. Non solo, poiché ha tenuto a ricordare ai suoi piloti come la gara non sarà decisa alla frenata della prima curva.
"La prima opzione è una sosta, ma se si andrà per due sarà importante avere delle medie nuove. Non possiamo fare previsioni, avremo diverse opzioni. In prima curva non rischierei, non dobbiamo fare stupidaggini. Per arrivare all'obiettivo dovremo portare le macchine al traguardo e avremo modo di mettere sotto pressione la McLaren. Teniamo questo approccio".
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Foto copertina media.ferrari.com