In Ferrari non si erano nascosti: il GP del Qatar non sarebbe stato favorevole alla SF-24. Di fatto la Rossa sarebbe stata costretta a correre in difesa per limitare i danni in classifica costruttori dalla McLaren che, invece, trovava in Losail una pista affine alle caratteristiche della sua monoposto. Pertanto, la Ferrari ha vissuto le sessioni Sprint prima e la qualifica poi rispettando in pieno tali previsioni, restando con l'amaro in bocca dopo una prima sessione di prove in cui erano emersi riscontri incoraggianti.
Eppure, via via, il livello della SF-24 è cresciuto, non essendo però simile a quello dei primi che, nelle sessioni Sprint è stata la McLaren (migliore di una Ferrari nervosa e sottosterzante). Una condizione che i tecnici della Scuderia non avevano potuto sistemare prima dell'arrivo del Parc Fermè prima delle qualifiche per la gara, in cui la SF-24 ha proseguito a non perfomare come sperato, finendo dietro a McLaren, Mercedes e Red Bull. In gara, fino al caos finale, la situazione pareva essere invariata, non ottimale per la lotta per il titolo costruttori con la McLaren che, al contrario, si stava rivelando più in palla del Cavallino e capace di allungare in graduatoria. Ma il finale, complice il restart di Leclerc e la dura penalità subita da Norris per non aver rallentato con bandiera gialla, hanno permesso alla Scuderia di ribaltare il quadro e chiudere in seconda e sesta posizione con Leclerc e Sainz, accorciando il gap dai rivali papaya e rimandando ogni discorso relativo ai costruttori all'ultima gara di Abu Dhabi.
Una gara a due facce, tirata e caotica che, ai microfoni di Sky Sport F1, è stata analizzata dal team principal della Ferrari, Fréd Vasseur, che per lrima cosa ha esternato la sua gioia per aver rimandato il discorso relativo al mondiale costruttori ad Abu Dhabi, per poi analizzare il caotico finale di gara e le successive penalità inflitte a Norris e Lewis Hamilton.
"Bene che il mondiale sarà deciso ad Abu Dhabi. Parlando delle penalità non possiamo discutere, ma per quanto riguarda lo specchietto possiamo certamente dire che si poteva far uscire prima la Safety Car. Sarebbe staro anche meno pericoloso. È successo nel sorpasso di Leclerc a Bottas. Ma è stato un peccato per tutti. È facile parlare ora, sarebbe stato meglio mettere una VSC e pulire la pista ma credo non si aspettarsero tutto quello che è accaduto. Era fuori linea, ma su quella che si usa per sorpassare".
Al boss della Rossa è stato poi chiesto un commento sulla tattica adottata, molto conservativa nei primi giri in cui, per non usurare le gomme, Sainz e Leclerc sono stati chiamati a non spingere ma, di fatto, accumulare un grande gap dai primi.
"Non eravamo preoccupati dal degrado, era solo il nostro piano: gestire per 7/8 giri e i piloti lo hanno gestito al meglio. Solo dopo avremmo spinto, abbiamo anticipato lo stop ma credo che la strategia fosse buona".
Non solo, poiché il manager francese ha commentato la decisione di non montare gomme Soft a Charles Leclerc nel finale per tentare l'assalto alla McLaren di Piastri. Una scelta troppo rischiosa per gli uomini in rosso...
"No, siamo rientrati due giri prima ed eravamo sicuri delle gomme Hard e di poter spingere sino alla fine. Abbiamo pensato di poter mettere le Soft, ma avremmo dovuto gestirle diversamente. Poi un pit-stop può sempre portare problemi".
Infine, immancabile, una domanda sulla lotta per il mondiale costruttori che, di fatto, sarà deciso ad Abu Dhabi: una pista più affine alla Rossa e in cui tutta la Scuderia darà il massimo fino all'ultima curva dell'ultimo giro della stagione 2024.
"Prima smaltiamo questa gara. Siamo ancora in lotta, tutto è possibile. Possiamo pensare alla McLaren, siamo davanti alla Red Bull, e Abu Dhabi sarà più affine per noi e con Max in lotta e la Mercedes nel gruppo tutto sarà incerto. Noi spingeremo come matti fino all'ultimo giro della gara e vedremo".
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Foto copertina media.ferrari.com