Ferrari, Turrini ammette: «Per il costruttori serve un miracolo. Ma attenzione a un fatto...»
01/12/2024 10:15:00 Tempo di lettura: 4 minuti

In Ferrari non ne avevano fatto mistero: il GP del Qatar non sarebbe stato favorevole alla SF-24 e capace di sposarsi bene con le sue caratteristiche. Di fatto il Cavallino sarebbe stato costretto a correre in difesa per limitare i danni in classifica costruttori dalla McLaren che, al contrario, trova in Losail terreno di conquista, affine alle caratteristiche della sua monoposto. Pertanto, la Ferrari ha vissuto le sessioni Sprint prima e la qualifica poi rispettando in pieno tali previsioni, restando però con l'amaro in bocca dopo una prima sessione di prove libere in cui erano emersi riscontri positivi e incoraggianti.

Eppure, con il passare delle sessioni, il livello della SF-24 sul tracciato alle porte di Doha mai è stato simile a quello dei primi che, nella giornata del venerdì e nel corso della Sprint sono stati i piloti della McLaren (che hanno avuto la meglio su una Ferrari che ha palesato problemi di sottosterzo nelle curve veloci). Una condizione che i tecnici del team italiano non avevano potuto sistemare come sperato neppure sfruttando il regime di libertà sulle vetture prima delle qualifiche per la gara vera. Nei sessanta minuti di prove cronometrate, infatti, la SF-24, ha proseguito a non perfomare come sperato, finendo dietro non solo alle McLaren (su cui però il gap è stato ridotto e il comportamento dell'auto è parso migliore) ma anche alla Red Bull di Verstappen e alla Mercedes di Russell.

Un bilancio, dunque, non ottimale nell’ottica della volata per il costruttori con la McLaren che, al contrario, ha piazzato nuovamente le sue vetture davanti a quelle della Scuderia che, al netto di imprevisti, non pare in grado di battere i rivali (non solo quelli papaya...) facendo affidamento solo sulla prestazione. Motivo per cui, in fase di preparazione gara, i tecnici dovranno puntare sull'effetto sorpresa per provare a rimescolare le carte, puntando molto sulla gestione delle gomme, non tanto per provare la sosta unica, quanto per gestire meglio le gomme dei rivali. Una lotta di cui, nel suo blog "Profondo Rosso", ha parlato Leo Turrini, sostenendo che ora al Cavallino serva un miracolo per continuare a sperare nell'impresa, anche se qualche speranza in Qatar sembra ancora esserci. Speranza anche per l'avvenire, visto che la vettura Rossa è migliorata su tutte le tipologie...

"Ci vuole un miracolo. Per il sogno della Ferrari iridata tra i costruttori dopo 16 anni.
Una vaga speranza comunque c’è. A parte la Sprint Race, in assetto gara tutta questa differenza tra McLaren e Rossa non si è poi vista. E non è indifferente che in prima fila ci siano una Mercedes e una Red Bull. [...] In generale, in Qatar si è visto che la Ferrari, su certi tipi di pista, ancora deve migliorare. Ma attenzione! A prescindere dall’arrivo di Hamilton, ormai parliamo di manciate di centesimi. Nella F1 moderna l’equilibrio è pazzesco"
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Infine, il noto giornalista, ha risposto alle "polemiche" di alcuni tifosi relative alla mancata conferma in Rosso di Carlos Sainz, a cui è stato preferito Lewis Hamilton...

"Io sono amicissimo di Piero Ferrari e conosco John Elkann e pure Vasseur . Ma non ho deciso io di prendere Hamilton al posto di Sainz. Se legittimamente chi mi legge pensa invece che Carlitos dovesse essere confermato in Rosso, prendetevela con l’azienda".

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Foto copertina www.ferrari.com


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