La vera cavalcata della McLaren nel Mondiale Costruttori è iniziata dopo il GP di Baku, quando l'imbattibile Red Bull è stata ufficialmente superata in classifica. Dopo quell'appuntamento si è capito che la MCL38 era un'ottima vettura, forse la più completa del paddock, mentre la RB20 subiva i danni di assetti sbagliati. Al momento, nonostante le ultime vittorie di Max Verstappen, il team di Milton Keynes è ancora terzo in classifica, un risultato impensabile a inizio anno, quando Wachè e compagnia hanno debuttato con due doppiette; invece, le difficoltà tecniche, unite a un Perez disperso, hanno vanificato il vantaggio.
In occasione della corsa in Azerbaijan, però, la McLaren si è messa in luce anche per un'ala posteriore molto discutibile, che funzionava come un mini-DRS, agendo ai limiti del regolamento. Le squadre rivali hanno richiesto chiarezza alla FIA, che non ha potuto però etichettare la soluzione come illegale, in quanto passava i test statici; Jo Bauer, però, ha chiesto al team di Stella di non montare più quel componente per evitare disguidi.
A Pierre Wachè, però, questo compromesso non è piaciuto, e ha chiesto alla FIA maggiore chiarezza sulle decisioni tecniche. Parole forti per un team che ha vinto un Mondiale infrangendo il budget cap (e ricevendo in cambio una minima punizione). "Le zone grigie sono molto attraenti per un ingegnere. Ma quando vedi l'ala posteriore della McLaren, mi dispiace, quella era completamente illegale, e l'hanno usata molte volte. Senza di quella non avrebbero vinto a Baku, e anche il campionato Costruttori sarebbe diverso. Una squadra deve dimostrare di rispettare il regolamento tecnico. La polizia può anche mettere due tutor per vedere la velocità, e qualcuno può rallentare in corrispondenza di quelli ma andare forte nel mezzo; con il regolamento, però, devi dimostrare che andavi sempre dentro i limiti. È parte del gioco, ma ci sono dei paletti. Anche quello che è successo alla Ferrari qualche anno fa è inconcepibile. Per noi è frustrante. Tutti vogliamo parità di condizioni, e noi siamo nelle regole", ha dichiarato il direttore tecnico a Racingnews365.
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