Per la prima volta dal 1998, la McLaren è diventata campione del mondo lo scorso dicembre ad Abu Dhabi. Un titolo meritato per una squadra che ha superato momenti davvero complicati: ripercorriamoli insieme.
Il nostro punto di partenza è il 2014, anno in cui - nonostante la nuova dominante power unit Mercedes - il team non riesce ad andare oltre il quinto posto in classifica.
Chiamata a ribaltare un trend negativo, la McLaren attua una vera e propria rivoluzione: due nuovi piloti, Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne, ed un nuovo motore, con il ritorno di Honda.
Eppure, le cose non vanno come previsto: nel 2015 la scuderia di Woking conclude la stagione al nono posto, per poi risalire al sesto l'anno successivo e tornare al nono nel 2017.
La MCL32 (monoposto del 2017) debutta nei test pre-stagionali a Barcellona
Questo triennio è oggettivamente il più complicato della storia recente della McLaren, che nel 2018 sente la necessità di attuare nuovi cambiamenti: motore Renault ed un certo Zak Brown (con esperienza decennale nel mondo delle corse) come amministratore delegato, con lo scopo di risollevare sia le prestazioni in pista che il lato commerciale.
Quell'annata inizia con un iconico team radio di Fernando Alonso dopo la quinta posizione in Australia: "Adesso possiamo lottare".
Lo spagnolo si sbagliava, perché la scuderia inglese non andrà oltre il sesto posto neanche quella volta, venendo battuta nuovamente dal nuovissimo team cliente Haas.
Nel 2019, due nuovi piloti si presentano a Woking, dal nome di Carlos Sainz e Lando Norris. Saranno loro, insieme ad una monoposto sensibilmente migliore rispetto agli anni precedenti, a riportare la McLaren al quarto posto nel Mondiale Costruttori, con lo spagnolo che riporterà la squadra sul podio dopo 5 anni.
Carlos Sainz festeggia il suo primo podio in carriera, conquistato pur essendo partito dall'ultima posizione in griglia: GP del Brasile 2019
Dopo tante complicazioni, la squadra stava finalmente risalendo la china, ma era ancora lontana dai tre top team (Mercedes, Red Bull e Ferrari).
Il 2020 però è un anno di opportunità: la Rossa, penalizzata da un motore depotenziato dopo un accordo segreto con la FIA, non va oltre la sesta posizione, lasciando alla McLaren la terza. L'ennesimo passo verso il ritorno alla gloria era stato compiuto, ma mancava ancora qualcosa...
La stagione 2021 vede la squadra di Woking ingaggiare un nuovo pilota, dopo l'addio di Carlos Sainz in direzione Ferrari.
Daniel Ricciardo viene scelto per riportare la McLaren a vincere, e lo farà: al GP d'Italia, per la prima volta dal 2012, il team può festeggiare un successo, addirittura con una doppietta. A fine anno, però, la classifica si presenta simile agli anni precedenti, con una quarta posizione.
Daniel Ricciardo precede Lando Norris nella doppietta McLaren: GP d'Italia 2021
I nuovi regolamenti ad effetto suolo del 2022 rappresentano l'ennesima occasione, che la scuderia inglese non riesce a cogliere appieno, scivolando nuovamente al quinto posto in classifica. A quel punto, c'è bisogno di attuare ulteriori modifiche...
Dall'inizio del 2023, la McLaren ha un nuovo pilota, il talentuoso debuttante Oscar Piastri, ed un nuovo team principal, Andrea Stella. Sotto la sua guida, l'anno comincia in maniera terribile: la vettura è tra le più lente del Circus e ha tanti problemi di affidabilità.
Oscar Piastri (sinistra) ed Andrea Stella (destra) immortalati nel box della McLaren
Eppure, nell'ambiente c'è la consapevolezza che la "vera" macchina arriverà in Austria, e così sarà. Il team inizia a lottare per podi costantemente, risalendo fino ad un insperato quarto posto in campionato (complice la crisi dell'Aston Martin).
Arriva il 2024, che inizia sulla falsa riga dell'annata precedente. Questa volta la monoposto è più competitiva, ma non abbastanza per lottare per le prime posizioni.
Poi la svolta: il primo pacchetto di aggiornamenti, portato a Miami, mette Lando Norris nelle condizioni di vincere la sua prima gara in carriera.
Da quel momento in poi, la McLaren avrà l'occasione di conquistare diversi successi (Ungheria, Zandvoort, Baku, Singapore, Abu Dhabi), lasciandone anche diversi lungo la strada (Silverstone e Monza in particolare).
Da sinistra verso destra: Andrea Stella, Oscar Piastri, Zak Brown e Lando Norris (gli artefici del Mondiale) festeggiano la vittoria al GP d'Olanda 2024
Nonostante alcuni errori, la squadra si ritrova prima in classifica al termine del GP dell'Azerbaigian, superando una Red Bull in piena crisi.
La McLaren conduce un finale di stagione tutt'altro che perfetto, ma alla fine raggiunge l'obiettivo: si laurea campione del mondo costruttori, a 26 anni di distanza dall'ultima volta.
Questo viaggio è la dimostrazione di come lavoro, dedizione e coraggio di prendere delle decisioni difficili sono gli ingredienti fondamentali per conseguire ciò che può sembrare impossibile.
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