Frédéric Vasseur era stato molto chiaro, alla vigilia del GP di Abu Dhabi, nel promettere alla McLaren la massima battaglia da parte della Ferrari, fino all'ultima curva dell'ultima gara, per la conquista del titolo costruttori. Un messaggio che la Scuderia aveva recepito ed eseguito alla perfezione, visto che Sainz e Leclerc hanno provato in tutti i modi a mettere pressione alla McLaren per i 58 giri del GP a Yas Marina, provando a sfruttare i passi falsi della team di Woking (compreso l'incidente al via di Oscar Piastri) per ribaltare un verdetto già scritto. Tanti sforzi, vani alla fine, visto che la Rossa è stata costretta a soccombere alla velocità dell'unica McLaren superstite, quella di Lando Norris, che non ha permesso al Cavallino di riuscire nell'impresa di ribaltare la situazione iridata.
Alla fine, malgrado il successo a non sia arrivato, la Ferrari può comunque guardare con soddisfazione all'ultima gara della stagione, per come si è reagito alle difficoltà e per le tenacia mostrata da ogni membro del team. Non solo, poiché può anche guardare in modo positivo al 2024, per la crescita della vettura, per le 5 vittorie conseguite (record dal 2018), per la reazione dopo il negativo 2023, per aver superato l'instabilità interna e aver lottato con altri top team fino alla fine della stagione come da anni non succedeva. Un quadro che permette a Maranello di guardare con fiducia al 2025, anno in cui il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton, andrà ad unirsi a a Charles Leclerc per provare a dare finalmente l'assalto al titolo mondiale.
Un 2025 che trarrà le mosse dalla solida chiusura dal 2024 (un doppio podio, con Sainz secondo al passo d'addio e Leclerc terzo dopo una clamorosa rimonta), da cui il team di Maranello proverà a gettare le basi di un solido avvenire, che dipenderà dalla bontà della macchina del prossimo anni, su cui i tecnici sono da tempo a lavoro, avendo compreso e superato i limiti della SF-24 e salvato i punti di forza. Una vettura, la 677, che sarà importante per Maranello (che andrà a chiudere l'attuale ciclo tecnico), di cui ha parlato il team principal Vasseur nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa, rivelando come stia rispettando tutti i dati di progetto, ma di cui solo la pista darà una valutazione.
“Sulla carta è molto buona ma in F1 tutto è relativo, se fai bene non vuol dire essere davanti. Sappiamo di avere rivali forti come Red Bull e McLaren, ogni mattina lavoriamo sui dati della sera prima per estrarre il massimo fin dall’inizio visto che abbastanza presto bisognerà concentrarsi sul 2026”.
Il francese ha poi parlato dell'inserimento in squadra di due elementi come il nuovo direttore tecnico, Loic Serra, e del nuovo vice team principal Jerome D’Ambrosio.
“L'inserimento di Serra è fantastico, come il mio vice Jerome D’Ambrosio che conosco dalla Formula Renault. Saranno parte del miglioramento, la dinamica è molto positiva”.
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