Ferrari, telefonata tra Hamilton e Vettel prima dell'arrivo a Maranello di Lewis. Il retroscena
22/01/2025 07:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Mancano meno di due mesi al via ufficiale della stagione 2025 di Formula Uno, quando in Australia si spegneranno i primi semafori del nuovo campionato. Ma prima ancora del primo round iridato, sembra che il mondiale venturo avrà un unico comun denominatore. Stiamo parlando dell'arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari: il colpo del decennio per il Circus, capace di unire pilota e team più vincenti di sempre e realizzare quelli che per molti, e per molti anni, erano stati i sogni di milioni di appassionati in tutto il mondo. Uno sbarco, che unisce leggenda a leggenda, che ha reso reali anche i sogni d'infanzia dello stesso pilota inglese, che mai aveva fatto mistero di volersi vestire di rosso e che, dai primi momenti del suo sbarco in Italia, ha potuto capire sulla sua pelle cosa significhi indossare quella tuta.

Rebus ingegnere risolto

E, da quando Sir Lewis ha annunciato il suo arrivo in Ferrari, ormai quasi un anno fa, molti si sono chiesti chi sarebbe stato il suo ingegnere di pista: se fosse stato Peter Bonnington (che lo avrebbe seguito a Maranello) o se invece, come indicavano le prime indiscrezioni di qualche mese fa, sarebbe stato affiancato da Riccardo Adami, in una scelta logica e di continuità per la Scuderia. Un rebus legato all'ingegnere che è stato risolto qualche settimana fa, quando c'è stata la conferma che il tecnico bresciano, in F1 dal 2022 e con trascorsi al fianxo di Luizzi, Ricciardo e Sainz, seguirà Hamilton nella sua avventura in Ferrari. E lo farà malgrado sia stato, negli anni in cui lavorava con Sebastian Vettel a Maranello, uno dei principali rivali del duo Hamilton-Mercedes.

La telefonata con Vettel

Ebbene, secondo quanto riportato da il 'Corriere dello Sport', Lewis Hamilton avrebbe telefonato a Sebastian Vettel per avere delle referenze su Adami, per capire il suo metodo di lavoro ed avere utili consigli. E a quanto pare sarebbe stato proprio il quattro volte campione del mondo a dare l'ok all'ex rivale per farsi affiancare dal suo tecnico che, di fatto, diventa il quarto ingegnere a lavorare a stretto contatto con "The Hammer". In precedenza, Lewis aveva lavorato con Phil Phew, nei suoi primi anni in McLaren, poi Jock Clear nel suo primo anno in Mercedes e poi “Bono”, con cui ha condiviso una delle collaborazioni più longeve e di successo nella storia della massima serie automobilistica.

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Foto copertina x.com


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