La Ferrari guarda avanti, nel motorsport e non solo. A Maranello infatti, negli scorsi mesi, sono stati deliberati investimenti destinati a cambiare il volto dell'azienda, passata negli anni dall'essere una semplice officina dove si preparavano auto da corsa e poche decine di vetture stradali ad una gigafactory dove è prodotta una vasta e variegata gamma di veicoli: terminici, elettrici e ibridi. Un processo lento ma inarrestabile, a cui a breve un altro tassello si andrà ad aggiungere, ampliando la lista delle strutture della Ferrari. Stiamo parlando della nuova Fast Track, un nuovo circuito di prova per veicoli che, nella pratica, andrà ad affiancare la storica pista di Fiorano.
Tra non molti anni infatti, le nuove vetture di serie e i nuovi prototipi in uscita da Maranello (ad oggi testati, deliberati e omologati sulle colline modenesi) vivranno questo processo in-door, in modo da ridurre, essendo vetture ad alte prestazioni, situazioni pericolose che in passato si sono verificate. Una necessità che ha portato all’idea di realizzare un nuovo tracciato dove provare e deliberare le ultime novità Ferrari. Un progetto ambizioso che è è stato affidato alla Dromo di Jarno Zaffelli che, come fatto a Zandvoort, tenendo conto degli spazi a disposizione ha studiato un tracciato ad hoc, con curve sopraelevate in modo da consentire il raggiungimento di velocità adeguate alle omologazioni delle vetture del Cavallino. Una realtà che ben presto diventerà tale visto che, come riportato da Alessandro Stefanini su "RMC Motori", il comune di Fiorano ha deliberato, in apposita sessione, l'ok alla Ferrari per realizzare una seconda pista di lavoro a disposizione dl settore industriale per i test dei prototipi di studio per le Gran Turismo di prossima produzione.
Un progetto che verrà realizzato negli spazi prospicienti alla pista di Fiorano, ad ovest dell’attuale tracciato (area che da sempre Enzo Ferrari aveva cercato di acquisire per completare l’attuale pista), su un terreno su cui sino a poco tempo fa si trovava una struttura medica (servita anche per la vaccinazione Covid). Una struttura che sarà totalmente indipendente anche per strutture accessorie, ma avrà un raccordo con il tracciato già in essere tramite una sezione di “in” realizzata prima della staccata alla curva Parabolica con svolta a destra , mentre la zona "out" è previsto nel tratto subito dopo il tornantino. Un importante aumento delle aree di test per il Cavallino, con la nuova creazione che occuperà un’area di oltre 28 mila metri quadri e che, per volontà dei vertici del Cavallino, sarà a basso impatto ambientale, oltre che all’avanguardia del punto di vista architettonico.
Leggi anche: Ferrari, la dura risposta di Elkann alle critiche sull'arrivo di Hamilton: cosa ha detto
Leggi anche: Ferrari, Turrini certo: «SF-25 non all’altezza delle aspettative. Hamilton? Ecco cosa pensa»
Foto copertina x.com