Ferrari, Leclerc sconsolato in radio: «Ne ho, abbastanza è un incubo». I dettagli
04/04/2025 10:45:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Non sarà l'ultima chiamata, ma il GP del Giappone sarà senza dubbio un esame importante per la Ferrari, utile a rimettere in carreggiata una stagione iniziata in maniera disastrosa, a Melbourne prima e in Shanghai poi. A Suzuka il Cavallino arriva infatti con la voglia di ricercare risposte utili a mandare in archivio le prime gare, cosa che in Cina non era riuscita dato che solo l'illusione legata alla vittoria di Lewis Hamilton nella Sprint Race aveva fatto credere di poter ricondurre la poca competitività della monoposto ad episodi anziché errori di progetto. Malgrado tutto però, pur nella consapevolezza di averw ancora molto lavoro da fare, i tecnici della Scuderia non sembrano aver perso la fiducia di potrt estrarre tutto il potenziale della nuova auto grazie a cui vivere il primo vero fine settimana positivo di questo 2025 e dare una svolta alla stagione.

A caccia di risposte

Una convinzione importante, visto che sinora la Rossa ha sempre faticato, rivelandosi solo la quarta forza in campo mostrando, dati alla mano, come la velocità della vettura vista in simulazione non trovi riscontro: motivo per cui i tecnici dovranno analizzare i dati raccolti e lavorare per recuperare terreno. Una convinzione che, di fatto, dovrà trovare riscontro in Giappone che, pur non essendo l’ultima spiaggia come detto in apertura, è stato trasformato dai fatti di Melbourne e Shanghai in un importante esame per la Scuderia, in cui fallire non sarà permesso, soprattutto per riscattare la doppia squalifica all'ombra della grande muraglia. Una "caccia alle risposte" che pare essere partita nel venerdì di Suzuka, in cui nella prima sessione di prove libera la SF-25 pare aver perfomato a livelli accettabili, mostrandosi migliore rispetto a quanto fatto sinora. Ma sarà bene non farsi ingannare, visto che anche nei due precedenti round la Ferrari era apparsa pimpante nei primi giri perdendo poi velocità con il prosieguo delle sessioni, costretta a fare i conti con aspetti, come le altezze da terra, che tanto stanno facendo soffrire gli uomini della Scuderia.

Pochi giri, tante interruzioni 

Insomma, dei segnali positivi che saranno valutabili solo a partire dalla giornata di domani, sia perché in qualifica verranno scoperte le carte e sia perché, a causa delle tante bandiere rosse, la seconda sessione di prove libere è stata assai poco indicativa per i team, specie nella simulazione gara (con tre interruzioni i long run sono stati ridotti all'osso). E proprio questa sequela di interruzioni hanno causato non poco disappunto a team e piloti, con Charles Leclerc che si è lasciato andare a parole di sconforto per la sessione spezzettata nel corso di qualche dichiarazione via radio con il suo ingegnere di pista Bryan Bozzi.

Leclerc: "OMG. Questa sessione è un incubo".

Bryan: "Un incubo".

Charles: "Ne ho abbastanza di questa sessione".

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Foto copertina www.ferrari.com


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