Le qualifiche del Gran Premio dell’Arabia Saudita si sono concluse con un Oscar Piastri in seconda casella e un Lando Norris in decima, dopo aver messo la monoposto nel muro durante il Q3.
Una McLaren che non ha dominato come tutti si aspettavano alla vigilia. Nonostante un avvio di weekend travolgente, con prestazioni dominanti sin dalle FP1, il team di Woking non è riuscito a concretizzare il potenziale in qualifica. Un’occasione persa che non è passata inosservata, soprattutto agli occhi di chi conosce bene le dinamiche psicologiche di una squadra di Formula 1.
Durante la puntata del Paddock Live Show, andata in onda nella serata di ieri su SkySportF1, Ivan Capelli ha analizzato la situazione in modo diretto e pungente: “Tu, come McLaren, arrivi in pista e dai dei decimi a tutti già dalle FP1. In FP3 addirittura hai un secondo di vantaggio quando le temperature salgono. Praticamente è già scritto dal giovedì che devi fare la pole… e poi non la fai".
Un problema non tanto tecnico, quanto mentale. Secondo Capelli, il pericolo è che questa mancanza di concretezza possa infiltrarsi nel mindset dell’intera squadra: “Non vorrei che questa sensazione si andasse ad allargare a tutta la squadra: da Piastri agli ingegneri. Se perdono la percezione di poter vincere, rischiano di accontentarsi di arrivare secondi, quando invece avrebbero una macchina in grado di fare un primo e secondo posto".
Le sue parole sono un chiaro campanello d’allarme per un team che, pur disponendo di una monoposto altamente competitiva, rischia di lasciare punti pesanti lungo la strada. Il Mondiale è appena iniziato, ma un leggero calo di ambizione potrebbe già fare la differenza portando gli avversari ad avvicinarsi.
La McLaren ha dimostrato di avere il passo per impensierire chiunque, ma dovrà ritrovare quella fame di vittoria che distingue i campioni e li rende tali. Perché il talento c’è, la macchina c’è… ora serve solo la convinzione.
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