Nell'afosa Jeddah, si è disputata la quinta edizione del GP Arabia Saudita, tappa in cui le attività in pista non sono di certo mancate: è il momento delle valutazioni, dei pensieri più sinceri e di cosa ci ha lasciato il quinto appuntamento del Campionato di Formula 1.
Max Verstappen non riesce a chiudere un altro weekend stile Suzuka (8.5): l'olandese chiede troppo in partenza, forse noncurante della bravura di Piastri nel chiudergli la porta senza alcuna difficoltà. Un errore che gli costa ben 5 secondi di penalità, vanificando ogni possibilità di vittoria. Tuttavia, il passo gara nettamente superiore alle aspettative, e il giro da urlo compiuto in qualifica, rendono il Leone Olandese ancora una volta tra gli uomini da mai sottovalutare nella sfida mondiale, dove resta ad un passo dalla vetta.
Chissà se dopo Jeddah, si inizierà a guardare con occhi diversi il caro Oscar Piastri (10) autore di una grandissima gara. Ottimo lo scatto in partenza, così come il ritmo, che gli permettono di viaggiare tranquillamente verso la sua terza vittoria stagionale. Un segno importante dal ragazzo di ghiaccio che diventa il nuovo leader del mondiale. La sua pacatezza ed estrema intelligenza, sono la carta vincente di questo pilota che, a differenza del suo consorte di squadra, sbaglia difficilmente un colpo.
Una gara per Lando Norris cui le sorti sono state decise il sabato, quando in Q3 mette a muro la sua MCL39 (5). Un rischio inutile quello compiuto dall'inglese, che si ritrova a partire dalla decima posizione. Tuttavia, fra bagarre davanti a sè, ed una monoposto con cui puoi farci ciò che vuoi, Norris riesce a risalire, ma non sul podio. Ancora una volta Charles Leclerc riesce a domarlo, portando il pilota Papaya lontano da Piastri.
Questa breve pausa dovrà essere proficua per Lando, che deve tornare in pista senza commettere alcun errore. D'altronde la prossima gara è proprio Miami, dove nella passata stagione fu autore di un'ottima performance che gli permise di conquistare la sua prima vittoria: riuscirà a replicarsi?
Nella serata di Pasqua, chi compie un miracolo è il nostro Charles Leclerc (10) che riesce a portare per la prima volta in questa stagione, la Ferrari sul podio. Grande gara per il monegasco, che è riuscito a costruire un ritmo pazzesco, persino al di sopra degli avversari, sia con gomma media che con la dura dopo il pit-stop. Dopo quelle famose parole nel post gara di Suzuka, la sua direzione sta portando ad ottimi risultati, segno che dopo 7 anni di matrimonio con la Rossa, il giovane Leclerc è ormai un vero e proprio uomo squadra e leader indiscusso.
Chi invece è sembrata più anonima a Jeddah è stata la Mercedes: dopo una buona qualifica sia con Russell (7) che con Antonelli (7), in gara le frecce d'argento non si sono mai accese. Il passo non è stato superiore o pari ai principali avversari, con il pilota #63 che in pochi giri ha dovuto abbandonare il podio per scivolare in quinta posizione.
Sesto invece il nostro Kimi che, in una giornata dove le sue condizioni fisiche non erano neanche al top, è riuscito a tenersi alle sue spalle un disperso Hamilton, grazie ad un'ottima gestione delle mescole. Nonostante la prestazione sottotono, il team di Brackley conquista punti preziosi per il costruttori, rimanendo tra i pochi team che può contare su due vetture anzichè una.
Il nostro Sir Lewis continua ancora a vagabondare verso una direzione incerta (4): ennesimo weekend da dimenticare per il sette volte campione del mondo, che si becca un distacco da Charles Leclerc fin troppo elevato. Si tratta di capire non solo la monoposto ma anche se stesso, per trovare il giusto feeling con una SF-25 sicuramente difficile ma che al momento, gira solo a Leclerc.
Dopo Singapore 2023, il metodo messo in pista da Carlos Sainz (8) si rivede a Jeddah: lo spagnolo è corso in aiuto ad Alex Albon (7) preso di mira da un buon Hadjar (8) che non riesce a sconfiggere il duo Williams ma porta a casa un punticino per RacingBulls. Il team inglese si riappropria così della quinta posizione in classifica costruttori, grazie da un super Carlos che si è risvegliato dopo gare di letargo.
Passando alle retrovie, la Haas non riesce a brillare come in Bahrain (4) con un gara sottotono e lontana dalla zona punti. Aston Martin e Sauber (3) continuano invece a far parte di un altro campionato, nettamente inferiore rispetto alla concorrenza: che stiano già lavorando al 2026?
Infine, le ultime parole le dedichiamo al botto al via tra Gasly (3) e Tsunoda (3) che si precludono la possibilità di portare un buon risultato a casa. Incidente di gara che poteva evitarsi senza alcun problema, ma la troppa fretta spesso, porta via buone occasioni.
Dopo la tripletta d'appuntamenti la Formula 1 si prende una settimana abbondante di riposo, per poi volare verso Miami, dove assisteremo alla seconda sprint stagionale. Il circuito americano è per la sua conformazione, un tracciato che dovrebbe far emergere le abilità della SF-25: sarà davvero così? Non ci resta che attendere per scoprire se la calda Miami farà sorridere i tifosi italiani.
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