Da icona a facile bersaglio: Hamilton finisce alla gogna e la Ferrari nemmeno lo difende
Quando si guida per la squadra del Cavallino Rampante passare da idolo a bersaglio è più semplice di quanto lo si possa pensare e il britannico lo sta imparando a proprie spese.

25/04/2025 12:00:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Le performance di Lewis Hamilton stanno diventando un caso. Tutti ne parlano e tutti si sentono in dovere di esprimere la loro opinione su ciò che sta avvenendo al sette volte campione del mondo da quando ha deciso di mettersi alla guida della Ferrari SF-25. Quando si guida per la squadra del Cavallino Rampante passare da idolo a bersaglio è più semplice di quanto lo si possa pensare e il britannico lo sta imparando a proprie spese.

Hamilton è in Ferrari solamente da gennaio, il mondiale 2025 è iniziato da circa un mese e mezzo e in un lasso di tempo così ristretto si è già passati quasi dall’adorazione piuttosto prematura di gennaio-febbraio, alla vicina crocefissione per il gap che sta mostrando nei confronti del compagno di squadra Charles Leclerc.

Il problema della Formula 1 moderna è che si deve parlare, parlare e ancora parlare, per forza di qualcosa. Nei primi mesi dell’anno si è creato un hype assurdo per l’arrivo del sette volte campione del mondo a Maranello, che per carità, evento di assoluto rilievo, ma che da solo si sapeva non sarebbe bastato a permettere alla Ferrari di lottare per il campionato.

Sono bastate tre gare ad invertire il pensiero dell'opinione pubblica

Dopo le prime due gare in Australia e Cina, GP in cui, squalifica a parte, Lewis aveva mostrato delle buone cose vincendo la Sprint e risultando vicino a Leclerc, in tanti commentavano ritenendo a dir poco straordinarie le capacità di adattamento di Hamilton alla vettura. Non a caso, il migliore, tra quelli che hanno cambiato squadra. Ora però, sono bastate tre gare ad invertire completamente il pensiero dell’opinione pubblica.

Ferrari, Hamilton

Sì è vero, Lewis è stato sempre abbastanza lontano da Leclerc durante questo primo triple-header della stagione, ma come diciamo spesso, si tratta di un trittico di eventi molto ravvicinato e complesso da sostenere. Portare avanti il programma di sviluppo, su una monoposto completamente nuova e, ricordiamolo, con qualche difetto da risolvere se confrontata alla McLaren e per certi versi anche a Red Bull e Mercedes, non è affatto semplice quando si devono affrontare tre eventi così ravvicinati. Non c’è tempo nemmeno per assimilare completamente tutti i dati raccolti.

Dalla Ferrari serve sincerità

In tutto questo però, mentre Hamilton viene messo alla gogna con giornalisti e opinione pubblica che si scagliano su di lui a proprio piacimento, la Ferrari non fa nulla per difenderlo. Ci sarà sicuramente qualcuno che commenterà dicendo che essendo un sette volte campione del mondo non ha alcun bisogno di essere protetto dal team. Anzi che invece, a maggior ragione, questa dovrebbe essere l’occasione per dimostrare il suo valore.

Il punto però è un altro. È difficile credere che Lewis possa aver invertito la sua curva di apprendimento così rapidamente dalla Cina ai weekend successivi. Molto probabilmente c’è un motivo a tutto questo e se così fosse la Ferrari starebbe sbagliando tenendoselo tutto per sé.

Che la SF-25 non è in grado di lottare per il campionato lo si è capito ben presto, quindi oramai, correre per un terzo-quarto posto oppure per un settimo-ottavo cosa cambia? Secondo l’opinione di chi scrive, stando così le cose, sarebbe opportuno cercare di fare un lavoro di studio e apprendimento approfondito senza preoccuparsi troppo dei risultati e in parallelo lavorare prevalentemente sul 2026, anno in cui entrerà in vigore un nuovo regolamento.

Perdere qualche posizione in classifica costruttori sarebbe anche utile, perché permetterebbe di sbloccare qualche benefit nelle ore da poter dedicare al CFD e in galleria del vento per l'anno prossimo. L’unica cosa però, è che serve sincerità, estrema, pura e semplice, sincerità. Perché se Lewis si stesse dedicando anima e cuore alla comprensione e alla risoluzione dei problemi della SF-25, continuasse ad essere attaccato, in primo luogo dai media, e la Ferrari non facesse nulla per difenderlo, allora oltre a non essere giusto, risulterebbe anche poco professionale.


Foto copertina: X, Ferrari; foto interna: X, Ferrari

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