L'inizio di Carlos Sainz alla Williams è stato tutto tranne che roseo: in quattro gare lo spagnolo aveva ottenuto due ritiri e un solo punto, conquistato in Cina grazie alla doppia squalifica inflitta alle due monoposto Ferrari. Solo a Jeddah, quinto appuntamento della stagione, Sainz è riuscito a risplendere, ritornando a costruire un weekend degno del suo nome. Ottima la qualifica, così come la gara dove ha aiutato egregiamente Alex Albon a mantenere la nona posizione, grazie alla sua "legge del DRS", apparsa per la prima volta a Singapore 2023 e replicata due settimane fa in Arabia Saudita.
Cambiare vettura e far parte di un'altra squadra non è stato facile per il #55, che nel corso di una lunga intervista rilasciata a PlanetF1, ha ammesso quanto sia difficile per i piloti ambientarsi così velocemente ad un nuovo team. Tra i cambiamenti più grandi, il motore: "La PU Mercedes è probabilmente il cambiamento più grande a cui mi sono dovuto adattare cambiando team. Anche l'aerodinamica e le sospensioni: quando le percorri, tutto sembra diverso. Ma quando cambi il motore, è allora che si avvertono davvero le grandi differenze. Io sento davvero grandi differenze rispetto alla Ferrari."
"Ci sono anche delle cose nel modo in cui opera il team, con le cambiate, le scalate, gli schemi e il modo in cui fanno funzionare la power unit, che, come si è potuto vedere in Australia, mi hanno colto di sorpresa. Ma allo stesso tempo, devi vivere quell'esperienza quasi per capire che questo accade solo nella PU Mercedes e non in una Ferrari" ha ammesso.
"È interessante perché è un cambiamento piuttosto grande ed è incredibile quanto possano essere diverse due power unit, ma quanto possano essere simili in termini di prestazioni allo stesso tempo. Quindi, sì, sto cercando di dare al team – e alla Mercedes – un buon feedback su ciò che credo la Ferrari stesse facendo meglio, e allo stesso tempo, sto dando un feedback su ciò che penso che loro stiano facendo meglio della Ferrari. Stiamo tutti cercando di migliorare" ha aggiunto lo spagnolo.
Parole che riprendono le riflessioni di Hamilton di alcune settimane fa. L'inglese aveva ammesso ai media di quanto fosse complicato adattarsi in tempi brevi alla SF-25. Il sette volte campione del mondo ad esempio, ha grosse difficoltà con i freni, molto diversi da quelli Mercedes: "Non ho mai usato il freno motore negli ultimi 12 anni, ma qui ne utilizziamo molto per far girare la macchina"
Difficoltà diverse ma che rispecchiano situazioni simili. Sainz infatti, invita alla calma e alla pazienza: "Ovviamente, c'è bisogno di tempo. La Ferrari aveva un certo bilanciamento della vettura, una certa direzione che abbiamo seguito dopo tre o quattro anni di sviluppo di quell'auto che richiedeva di frenare in un certo modo, curvare in un certo modo, rilasciare il freno in un certo punto, una trappola in cui si cade dopo tre anni di memoria muscolare nel fare tutto in quel modo"
"E quando salti su una macchina diversa, soprattutto sotto pressione in qualifica, cerchi di trovare gli ultimi due decimi che servono per dare il massimo. Ti affidi alla tua memoria muscolare, perché è la memoria muscolare che hai da tre anni. Non è che tu debba disimpararle, perché quelle caratteristiche mi stanno rendendo molto veloce anche in altri tipi di curve. Ma devi ricordarti, come adesso ti trovi in un'altro posto, alla guida di un'altra monoposto che richiede altri sforzi."
"Ecco perché è quasi impossibile chiedere a qualcuno di essere veloce nelle prime tre gare con una nuova macchina. Molte volte abbiamo a che fare con piste completamente diverse, a causa degli asfalti completamente diversi. Elementi importanti, che fanno parte del pacchetto di performance di un pilota in gara. Devi reimparare molte di queste cose, a farle bene in pochi giorni. Ci vuole tempo, ma c'è la farò" ha concluso.
Con il tempo, Carlos Sainz sembra aver trovato una certa stabilità, ma la strada per adattarsi completamente al mondo Williams, è ancora lunga. In una F1 dove ogni decimo può fare la differenza, lo spagnolo è chiamato a numerose sfide: non ci resta che attendere per scoprire se Jeddah è stato un punto di svolta nel suo cammino col team britannico.
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Foto interna www.williamsf1.com
Foto copertina www.williamsf1.com
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