La stagione 2025 di Formula è arrivata alla vigilia della settima di 24 gare e, ad un terzo di campionato, è ormai emerso un quadro dei valori in campo, in cui a spiccare è McLaren, finora assoluta dominatrice del mondiale. Un dominio che, di fatto, non piace ai team rivali, causando loro interno malumori e grattacapi. Nessuno tra di loro, eccezion fatta per la Mercedes, sta perfomando a dovere: Ferrari è in crisi nera dopo un inverno di proclami, mentre Red Bull è in difficoltà, in affanno e nelle mani miracolose di Max Verstappen. Oltre alla crisi, però, a Milton Keynes sono in corso anche riflessioni sul futuro, relative in particolar modo ai vertici del team e al futuro a breve termine della squadra. Un futuro che, in occasione del primo GP europeo della stagione, a Imola, passerà anche per gli sviluppi che la Red Bull prevede di portare per migliorare la competitività della RB21.
Sviluppi che, in caso di fallimento (come accaduto col pacchetto portato in Ungheria la passata stagione) potrebbe portare il 2025 a prendere una piega negativa, e mettere in discussione la posizione del team principal Christian Horner. Secondo quanto riferito da Autosprint, il manager britannico starebbe perdendo una parte del sostegno di cui godeva dell'ala thailandese dell’azienda, quella di Charlem Yoovidhya che controlla il 51% della Red Bull (fazione nata dopo la morte del fondatore Mateschitz, favorevole alla continuità del team, a differenza dell'ala austriaca guidata da Oliver Mintzlaff e Mark Mateschitz). Proprio quella parte di azienda che aveva salvato Horner nel 2024, quando fu investito dalla bufera mediatica figlia di presunti comportamenti inappropriati nei confronti di una dipendente del team. Un supporto, una volta incrollabile, che potrebbe venire meno, anche nell'ottica di una riduzione delle spese nell’ambito dello sport. Ma, si sa, per un possibile paretente (con Marko che dovrebbe restare saldamente al suo posto), c'è sempre un nome già pronto a subentrare.
Per un eventuale dopo-Horner un nome che da tempo circola nell'ambiente è quello del team principal della Alpine, Oliver Oakes, la cui storia ricorda molto quella di Horner: ex pilota, poi manager di un team nelle formule minori e infine lo sbarco nel Circus da team principa. Un nome che, va detto, era già stato accostato alla Red Bull a inizio 2024, quando Horner era nella bufera, essendo il "nuovo" invece di profili interni. Ma, come spifferato da tempo da autorevoli fonti, in caso di addio da Milton Keynes, Horner potrebbe non restare per molto tempo disoccupato, visto che anche il suo omologo vestito di rosso, il team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur, potrebbe presto finire nell'occhio del ciclone a causa del cocente fallimento della Scuderia in questo 2025. E un 2026 di cui non si fa un gran parlare. Uno scenario, va detto, ad oggi senza oggettivi riscontri ma su cui qualche ben informato ha spifferato da tempo di qualche suggestione che starebbe circolando a Maranello di guardare alla finestra...
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