Red Bull, soluzioni «alla McLaren» per raggiungere la McLaren
Il team di Milton Keynes si è presentato a Imola con il primo corposo pacchetto di aggiornamenti che prende spunto da quanto visto sulla MCL39 nei primi sei weekend stagionali.

16/05/2025 22:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

È una Red Bull che va a caccia della McLaren non solo in pista, ma anche in galleria del vento. Il gruppo di ingegneri capitanato dal Direttore Tecnico Pierre Waché ha infatti introdotto in questo fine settimana a Imola il primo corposo pacchetto di aggiornamenti di questa stagione. L'obbiettivo è chiaro: dare a Max Verstappen la possibilità di difendere il titolo mondiale, in attesa di capire se e come cambieranno gli scenari da Barcellona in poi, quando entrerà in vigore l'ormai nota Direttiva Tecnica sulle ali flessibili.

Parola d'ordine: raffreddamento

Già nel corso dell'annata 2024 si era notata l'attenzione di Red Bull per quanto riguarda la gestione delle temperature. Questo aspetto ha trovato conferma anche in questo inizio di stagione, con gli upgrade introdotti in Emilia-Romagna che vanno alla ricerca del miglior compromesso possibile tra efficienza di raffreddamento e gestione degli ingombri "sotto pelle".

A questo proposito è possibile notare dall'immagine sottostante il lavoro svolto nella zona delle sidepods, dove l'ingresso dei radiatori ha visto aumentata la porzione verticale, mentre le prese superiori degli stessi sono state arretrate e ora appoggiano su una sorta di "superficie alare" - staccata dal resto del telaio - che contribuisce alla generazione di vortici volti a spingere verso l'esterno le turbolenze provenienti dalle ruote anteriori (vantaggio aerodinamico). A questo proposito è da registrare, inoltre, la comparsa di un piccolo deviatore di flusso, sistemato sotto lo scavo della pancia, al fine di aumentare il cosiddetto effetto outwash: un particolare che dimostra l'importanza ricoperta dalla micro-aerodinamica.

Red Bull, soluzioni «alla McLaren» per raggiungere la McLaren

Spostiamo ora l'attenzione sul retrotreno e in particolar modo sui condotti di raffreddamento dei freni, dove è stata introdotta una modifica importante volta a migliorare la gestione degli pneumatici. Il lavoro svolto in quest'area dal team di Milton Keynes ha il preciso scopo di cambiare in maniera significativa le canalizzazioni interne ai cestelli, aspetto importante con le attuali vetture visto che non è consentito l'utilizzo dei classici fori. Questa soluzione è senza dubbio riconducibile a quanto si vede sulla MCL39, monoposto che vanta un'ottima gestione delle gomme posteriori tramite la regolazione delle temperature dell'impianto frenante.

Red Bull, soluzioni «alla McLaren» per raggiungere la McLaren

Maniacale è anche il lavoro svolto in termini aerodinamici nella medesima area, con la modifica alla carenatura della sospensione che - a sua volta - porta ad un'interazione più efficiente con la coppia beam wing-diffusore.

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