In occasione della conferenza con i team Principal e Mario Isola, direttore della Pirelli, tenutasi nel periodo tra FP1 e FP2, Isola ha discusso della nuova mescola C6. Finora, questa mescola si è comportata egregiamente, e i feedback ricevuti da team e piloti stanno fornendo i dati necessari per perfezionarla ulteriormente. In futuro, si auspica che le squadre siano incoraggiate ad adottare strategie a due soste invece di optare per un unico pit stop.
Entrando nel dettaglio, ecco cosa ha dichiarato Isola sulla C6: "È abbastanza normale che una nuova mescola, soprattutto quando si tratta di una mescola morbida come la C6, risulti simile alla C5. Idealmente, vorrei che in futuro la C6 rappresentasse una scelta più aggressiva e distintiva rispetto alla versione attuale. Non abbiamo avuto molto tempo per testarla e svilupparla adeguatamente, considerando che lo scorso anno, verso la fine della stagione, abbiamo sperimentato una mescola più morbida della C5. Al momento sono soddisfatto dei risultati e attendo con interesse il Gran Premio del Canada, dove probabilmente riusciremo a ottenere maggiori informazioni sulla C6".
Quali sono quindi i punti principali?
"Ora disponiamo di più dati rispetto alla prima fase di definizione della mescola e, dialogando con i team di F1, i piloti e naturalmente la FIA, è emerso chiaramente che dobbiamo essere più audaci. Dobbiamo trovare il modo di incentivare le squadre verso strategie a due soste, che non erano considerate nelle gare in cui abbiamo scelto mescole più morbide. Al momento, abbiamo apportato alcune modifiche per il GP di Silverstone, optando per una selezione più aggressiva con C2, C3 e C4. Inoltre, abbiamo deciso di modificare ulteriormente la selezione in determinate situazioni: invece di scegliere C2, C3 e C4, utilizzeremo C1, C3 e C4. Questo significa che tra il livello di durezza C1 e quello medio C3 ci sarà un delta più significativo. In questo modo, se i team desiderano essere più aggressivi, potranno utilizzare C3 e C4 per una strategia a due soste. Al contrario, se preferiranno un approccio più conservativo in futuro, la scelta ricadrà su C1 e C3, anche se ciò si tradurrebbe probabilmente in un ritmo più lento. Sarà interessante vedere se questa scelta funzionerà".
La nuova mescola C6 rappresenta un’evoluzione significativa nella strategia degli pneumatici di Formula 1, con la Pirelli che punta a favorire tattiche più aggressive a due soste. Sebbene il suo comportamento sia ancora in fase di analisi, i primi riscontri suggeriscono un buon potenziale di adattamento alle esigenze dei team.
Le modifiche introdotte per Silverstone dimostrano l’intento di creare maggiore varietà nelle strategie di gara, aumentando il divario tra le mescole per spingere i team a scelte più dinamiche. Ora resta da vedere come questa nuova configurazione influenzerà le competizioni future e se la C6 diventerà un elemento chiave per le strategie vincenti nei prossimi Gran Premi.
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