A tu per tu con il Laser Tracker, uno strumento diventato essenziale per i team di F1
Ormai sono diversi GP che noi di Formula1.it riusciamo ad andare in pista, ma mai, prima del GP di Spagna, c’era capitato di ritrovarci a tu per tu con il ‘Laser Tracker’. Come funziona lo strumento? Perché le squadre non riescono più a farne a meno?

09/06/2025 07:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Ormai sono diversi GP che noi di Formula1.it riusciamo ad andare in pista, ma mai, prima del GP di Spagna, c’era capitato di ritrovarci a tu per tu con il ‘Laser Tracker’. Un dispositivo che viene utilizzato dalle squadre per lo più al giovedì, dopo aver assemblato la monoposto.

Cos’è? Come funziona?

Il ‘Laser Tracker’ è uno strumento portatile in grado di emettere un fascio laser (per l’appunto) che viene riflesso da un riflettore a sfera (SMR), posizionato sulla vettura. Cambiando il punto in cui è posto il riflettore, si cambia la zona d’interesse e dunque la parte dell’auto da controllare. Ha una portata di 100 metri e una precisione dell'ordine di 10 µm/metro.

McLaren, Laser Tracker

Perché è diventato uno strumento indispensabile per i team?

Le squadre lo utilizzano ormai assiduamente da qualche anno (dal 2022 se non andiamo errati). L’uso che se ne fa è essenzialmente quello di controllo. La monoposto viene assemblata al giovedì e tramite il ‘Laser Tracker’ viene verificato in prima battuta che l’auto sia stata assemblata correttamente. Poi una volta montate ali anteriori e posteriori ci si accerta che queste siano poste all’esatta altezza di lavoro in conformità non solo con il set up, ma anche con i regolamenti FIA.

Red Bull, Laser Tracker

Ovviamente avendo una precisione molto elevata è utilizzato anche per eseguire un primo check riguardante la messa a punto decisa in fase preliminare al simulatore come base di partenza per il weekend.

Williams, Laser Tracker

A questo punto potete comprendere le ragioni per cui è diventato uno strumento, non solo utile, ma addirittura indispensabile per i team. Controlli super precisi in tempi ridottissimi. Le squadre non possono farne più a meno.


Foto: Formula1.it

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