In Ferrari si parlava, alla vigilia del GP di Spagna, di un possibile reset prestazionale dovuto alla stretta sulla flessibilità delle ali anteriori, entrato vigore proprio a partire dal GP alle porte di Barcellona. Una speranza, di fatto, rimasta tale per la Scuderia e non solo, visto che i valori in campo che ha mostrato la nona tappa della stagione 2025 sono del tutto analoghi a quelli visti nelle precedenti tappe disputate. E lo stesso team italiano, dopo essersi mostrato sempre a cavallo tra l'essere terza o quarta forza in campo in lotta con la Mercedes, ha confermato tale forma al termine della gara catalana, cogliendo un fortunoso podio con Charles Leclerc, terzo alla fine dopo vari episodi (sarebbe stato quarto, almemo), e una mediocre settima piazza con Lewis Hamilton, persino alle spalle della Stake di Nico Hulkenberg.
Un quadro, di fatto, invariato rispetto allw vigilia, lievemente migliore forse solamente nei gap, di cui erano comunque consapevoli i due piloti che, dalla vigilia, avevano voluto smorzare le aspettative e ridimensionare le attese figlie dell'ottimo, ma a sè stante, GP di Monaco. Insomma, si voleva riportare tutto l'ambiente alla normalità senza dare false illusioni su uno sperato, ma inatteso, un reset dei valori in campo. Come poi i fatti hanno mostrato, smentendo quella che era stata solo una speranza emersa solamente nel corso delle FP1 (dove si era avuto un buon rimescolamento di carte, con la SF-25 parsa quantomai in forma), ma presto svanita con l'avvicinamento alla gara, dove la monoposto italiana era tornata ad essere lenta e poco piacevole per i piloti. Tanto da essere in lotta solamente con la zoppicante Mercedes e ben dietro a McLaren e Red Bull, al netto di ogni strategia.
Insomma, una gara in cui il Cavallino ha colto l'obiettivo della vigilia, pur in modo non del tutto meritato sul campo, di cui ha parlato il team principal Fréd Vasseur ai microfoni di Sky Sport F1. Il francese, per prima cosa, ha commentato il duello duro tra Verstappen e Leclerc, per poi analizzare in maniera complessiva la giornata del suo team, chiusa con un podio con il monegasco e buoni punti con Lewis Hamilton, malgrado una gara difficile.
"Non penso niente sul contatto tra Leclerc e Verstappen. Max ha perso la macchina e sul dritto si sono mossi appena. Se giudichi questo sorpasso devi giudicarli tutti. Fatichiamo a capire perché eravamo più forti con le Soft che con le Medie, come tutti, eravamo più costanti. Senza Safety Car saremmo stati P4 con Leclerc ma abbiamo sfruttato la mossa Red Bull di montare le Hard con Verstappen e completare una bella rimonta con Leclerc. Hamilton aveva passo, era davanti a Russell, ma ha faticato nel finale, avendo problemi di bilanciamento. Ha portato comunque punti a casa, e il finale non era affatto facile".
Messa da parte la gara iberica, Fréd ha parlato della tripletta di gare tra Imola, Monaco e Spagna, elogiando la crescita del team e sottolineando quanto sia ancora molto il lavoro da fare per tornare al vertice.
"Sono soddisfatto della tripletta, abbiamo fatto un passo avanti tra Imola, Monaco e qui. Potevamo essere terzi ieri, ma alla fine siamo a podio e al secondo posto nei costruttori. C'è ancora molto lavoro da fare. L'obiettivo resta fare un bel lavoro, senza guardare al campionato, come nel 2024. Mancano 15 gare, procediamo passo passo per recuperare sulla McLaren, che è molto avanti ma proviamo a chiudere il gap".
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Foto copertina media.ferrari.com