Premessa: tutti noi, piloti di Formula 1 compresi, siamo esseri umani. Ergo, tutti noi facciamo errori. L'importante è capire cosa si è sbagliato ed imparare dal passato per non ritrovarsi nelle stesse situazioni in futuro. E Lando Norris non sembra ancora esserci riuscito...
Per l'ennesima volta in questa stagione, e più genericamente negli ultimi dodici mesi, abbiamo assistito ad un weekend in cui Norris ha rovinato il risultato finale facendo degli errori.
Nel 2025, ha sbagliato diverse volte in qualifica: in Cina (nella parte Sprint del weekend), a Gedda (dov'è finito a muro in Q3), ad Imola, a Barcellona e adesso anche in Canada.
Cinque passaggi a vuoto in dieci gran premi sono già fin troppi per chi, in inverno, diceva di essere cambiato e di poter lottare per il Mondiale.
Se a questi cinque si aggiungono, poi, le volte in cui ha sbagliato in gara, allora la situazione diventa davvero pesante. A questo proposito, l'essere più vicino a Verstappen (+21 punti) piuttosto che al proprio compagno di squadra (-22) in classifica la dice lunga.
L'incidente con Piastri, di cui Norris è - come ammesso immediatamente - l'unico colpevole, è la prova lampante che il britannico continua a faticare con la gestione della pressione.
L'incidente che ha posto fine alla gara di Norris, GP Canada 2025
Lo si nota anche nelle comunicazioni del suo ingegnere, che al sabato gli dice "ricorda i punti di frenata" e la domenica gli chiede "una delle sue migliori gare": Norris è fragile, debole, insicuro.
In passato, il numero 4 della McLaren ha sempre confermato ai media di ascoltare particolarmente i pareri al di fuori della sua bolla, che siano di appassionati o di opinionisti.
Eppure, piuttosto che guardare al mondo esterno, Lando dovrebbe guardarsi allo specchio. Dovrebbe ammettere a se stesso di aver bisogno d'aiuto.
Nico Rosberg, campione del mondo 2016, il suo aiuto l'ha anche offerto, senza ricevere alcuna risposta. O almeno, così dice.
Dall'altra parte del box, Piastri ha una figura di riferimento: il suo manager, nonché ex pilota di Formula 1, Mark Webber.
A differenza di Norris, Oscar è freddo, lucido, non si lascia trasportare dalle emozioni, nel bene e nel male. E i risultati in pista sono evidenti.
Insomma, per vincere questo titolo mondiale, Lando ha bisogno di fare un passo indietro. Ha bisogno di capire che così, ovvero con questa fragilità mentale, potrà vincere qualche battaglia, ma non la guerra. Chissà se lo capirà soltanto quando sarà troppo tardi...
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