A Spa-Francorchamps la F1 è tornata in pista, ponendo fine alla pausa di due settinane che ha separato il GP del Belgio da quello di Gran Bretagna. Nelle Ardenne, molti team hanno portato in pista delle novità tecniche per affrontare al meglio l'ultima parte di annata. E tra questi c'era la Ferrari che, dopo il pessimo avvio di stagione, si presentava in Vallonia speranzosa di poter imprimere una svolta alla stagione grazie alla SF-25 "Evo", dotata della nuova sospensione posteriore: una modifica che avrebbe dovuto aiutare a sbloccare il potenziale della vettura, aiutando il team ad issarsi saldamente nel ruolo di seconda forza in campo e archiviare le difficoltà palesate. Una speranza che, di fatto, passava per le novità a fondo e sospensioni, pensate per far viaggiare l'auto nella configurazione in cui è stata concepita e renderla più stabile nei transitori, riuscendo così a piazzarsi dietro alle McLaren, pronta però a togliersi qualche soddisfazione entro fine dell'anno.
La Ferrari, quindi, è da subito finita sotto osservazione nelle Ardenne, con i piloti bersagliati di domande sulle novità sin dal giovedì e con la vettura sotto la lente di ingrandimento di tutti gli addetti ai lavori sin dal primo giro di FP1. Eppure, malgrado tanto clamore, il risultato della qualifica Sprint per la Scuderia è stato assolutamente deludente, rendendo (almeno per ora) non ravvisabile il plus portato in dote dalla nuova sospensione che, nelle voci di paddock, avrebbe dovuto garantire circa un decimo nel suo lavoro in sinergia con il fondo arrivato in Austria. Al termine della qualifica Sprint, utile per la garetta di domani, Lewis Hamilton è stato eliminato addirittura in SQ1 a causa di un suo errore (bloccaggio del posteriore alla frenata della Bus Stop), mentre Charles Leclerc non è andato oltre il quarto posto finale, pur portando a termine un bel giro. E proprio la prestazione del monegasco mostra come, malgrado gli sviluppi, la SF-25 resti ben lontana dai diretti rivali e incapace di incassare dei gap ridotti dai competitor diretti come Red Bull e McLaren.
Stando almeno ai primi risultati del weekend, il bicchiere per il team di Maranello appare "mezzo vuoto", malgrado le parole di fiducia e calma pronunciate dal team principal Fréd Vasseur. E tale "mood" si apprende anche ascoltando le parole di frustrazione di Charles Leclerc al termine della sessione, chiusa al quarto posto malgrado un giro praticamente perfetto e senza errori, possibile anche grazie ad una vettura cresciuta con le novità portate in pista.
"Ho sentito i cambiamenti, ma il fatto è che oggi il divario è enorme. Sono sicuro che abbiamo fatto passi avanti, ma per qualche ragione la McLaren sembra essere... ancora più veloce del solito".
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