Il destino della F1 è davvero crudele

Max Verstappen e Charles Leclerc sono indubbiamente due tra i più talentuosi - se non i più talentuosi in assoluto - piloti di Formula 1.

Da oramai diversi anni, le loro prestazioni sono costantemente di un livello elevato, un livello nettamente superiore alla media.

Eppure, per un crudele scherzo del destino, i due non hanno mai lottato l'uno contro l'altro per la conquista di un titolo mondiale. E chissà cosa ci stiamo perdendo...

Magari in un universo parallelo

Ogniqualvolta Leclerc e Verstappen si ritrovano in bagarre per una posizione, è come se il tempo si fermasse. Che sia per la loro storica rivalità, nata quando entrambi erano appena degli adolescenti, o per le loro estreme qualità di guida, catturano l'attenzione in maniera diversa rispetto agli altri.

Il Gran Premio di Gran Bretagna del 2019 e quello del Bahrain del 2022 sono appena due esempi, due assaggi di uno spettacolo fantastico, visto però troppe poche volte. Immaginate un'intera stagione composta da gare come quelle due: sarebbe una gioia per gli occhi di qualsiasi appassionato.

In Belgio, sul circuito di Spa-Francorchamps, entrambi hanno condotto una corsa perfetta, in cui il pilota Ferrari ha avuto la meglio. Come spesso è successo, però, la posta in palio era "solamente" il gradino più basso del podio, non quello più alto.

Le circostanze del destino hanno deciso che, quantomeno fin qui, Verstappen e Leclerc non si siano mai contesi un campionato dall'inizio alla fine.

Quanto sarebbe bello vedere i due diventare delle icone della Formula 1, come lo furono Senna e Prost ad esempio. Quanto sarebbe bello vederli contendersi il titolo come stanno facendo Piastri e Norris quest'anno, ovvero ad armi pari.

Chissà, magari in un universo parallelo tutto ciò sta accadendo, ma noi non ne siamo a conoscenza. Chissà, magari un giorno il destino ci restituirà quella rivalità da film di cui, almeno finora, ci ha privato. Dal canto nostro, possiamo solo sperare che quel giorno arrivi al più presto.

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Foto copertina www.ferrari.com

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