Leo Turrini ha commentato il Gran Premio d'Ungheria sul proprio blog Profondo Rosso ed alla trasmissione Sky Race Anatomy.
Questa la riflessione del giornalista: "Inutile girarci intorno: adesso, ad agosto 2025, la Ferrari corre con un pilota solo. Nel senso che Hamilton non c’è.
"Leclerc, onestamente, quello che aveva la possibilità di fare - fin quando la macchina ha risposto alle sue sollecitazioni - lo ha fatto.
"Bisogna anche capire lo stato d'animo di questo ragazzo, perché tutte le volte [che non ha vinto partendo dalla pole position, ndr] lui ci ha messo anche più del suo, e poi si è ritrovato con un pugno di mosche.
"Ora, per una infinità di motivi, Lewis merita il rispetto di tutti. Ha fatto la storia, è la storia [della F1, ndr]. Infierire sulla crisi è pesante anche a livello umano: escludo che il personaggio sia indifferente alle figuracce che sta rimediando.
"Però, c’è un limite. Se Leclerc lotta per pole position e per il podio, Hamilton deve essere lì vicino. Deve, esatto: altrimenti non si comprende perché abbia scelto Maranello e la Rossa.
"Come già mi è capitato di scrivere, solo Lewis conosce la verità. Ne ha ancora? Se sì, lo dimostri. Senza ricorrere a messaggi criptici, che lasciano perplessi anche quanti gli vogliono bene.
"Dopo la corsa, [Hamilton, ndr] ha detto 'ci sono delle cose dietro le quinte che non si possono spiegare', ma che cos'è che non si può spiegare? Se quell'altro [Leclerc, ndr] va più forte, cerca di andare forte come lui o quasi come lui", ha concluso Turrini.
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