Antonelli si è confidato con Marko: «Non ha fiducia, spinge e perde il controllo»
18/08/2025 12:20:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Andrea Kimi Antonelli sta vivendo la sua prima stagione in Formula 1 al volante della Mercedes. Le 14 tappe sostenute in questo 2025 sono state un’altalena di emozioni per lui. All’inizio l’italiano era molto solido, costante e concentrato. Anche se non a livello di George Russell, nessuno gli sta chiedendo di esserlo, l’italiano è riuscito fino a che la F1 non è sbarcata in Europa, a portare sempre la vettura al traguardo e a conquistare anche dei bei punti.

L’entrata nel nostro continente però ha portato con sé delle difficoltà dalle quali per Kimi, ancora adesso, sembra complicato uscirne. Dopo i ritiri di Imola e Spagna, intervallati dallo zero di Monte Carlo, il podio del Canada (il primo della carriera) sembrava poter cancellare i recenti fantasmi, ma poi l’errore commesso in Austria (che ha comportato il ritiro), seguito da un altro DNF maturato in Gran Bretagna, hanno di nuovo portato ombre all’interno del suo abitacolo. Nelle ultime 4 gare, ovvero da quel terzo posto conquistato a Montréal, Kimi ha ottenuto un solo punto (maturato con la P10 raggiunta in Ungheria).

Marko attacca la Mercedes: "Non hanno il lusso di un secondo team, Antonelli ha bisogno di tempo"

Tra coloro che hanno voluto commentare il periodo ‘no’ dell’italiano, troviamo, un po’ a sorpresa, il superconsulente della Red Bull, Helmut Marko, il quale in un’intervista concessa a ‘F1 Insider’, ha dichiarato di aver avuto un breve colloquio durante il weekend del GP del Belgio (probabilmente di natura fortuita) proprio con l’italiano. Occasione durante la quale gli si sarebbe anche confidato: Antonelli è un pilota molto veloce, ma è anche molto giovane. Stranamente abbiamo parlato nell’hotel a Spa e mi ha raccontato di non avere fiducia nell’auto. Appena spinge, perde il controllo”.

Marko, Red Bull

Credo sia più una questione mentale”, ha proseguito il Dr. Marko secondo quanto riporta ‘Crash.net’. “Inoltre guida un’auto che ha una finestra di funzionamento molto particolare, simile alla nostra. Kimi ha bisogno di tempo per riprendersi. Lawson ha avuto la possibilità di farlo in Racing Bulls, ma fortunatamente, la Mercedes non può permettersi il lusso di un secondo team”.

Una frase, quest’ultima non certo buttata lì a caso. Helmut Marko afferma di non voler commentare il lavoro svolto dalle altre squadre, ma poi si lascia prendere la mano e attacca: “Loro non hanno un team junior su cui appoggiarsi. I nostri giovani, prima di salire sull'auto hanno la possibilità di guidare per la Racing Bulls così da non esporli subito alla pressione della F1”, ha concluso.

Un’opinione che potremmo definire abbastanza singolare se si pensa a ciò che è accaduto e sta accadendo all’interno del programma giovanile della Red Bull nel corso degli ultimi 7-8 anni.


Foto: Red Bull Racing

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