Cadillac, il 2026 si avvicina con qualche incertezza. Il consiglio di Montoya
20/08/2025 12:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Il debutto di Cadillac in Formula 1 nel 2026 come undicesimo team in griglia, sostenuto da General Motors e TWG Motorsports, è ovviamente accompagnato da grandi  aspettative.

Per quanto riguarda il telaio, la progettazione è ad uno stato avanzato, soprattutto grazie al lavoro in Galleria del Vento al centro Toyota di Colonia, precedentemente occupato da McLaren, e a un prototipo che ha già superato crash test non ufficiali in UK.

Sul fronte tecnico alcune figure chiave garantiscono qualità: John McQuilliam, chief designer, vanta una lunga carriera in Williams, Jordan, Marussia e Manor; Jon Tomlinson, head of aerodynamics, proviene da Williams, Renault e Lotus, con un’esperienza consolidata nel campo aerodinamico, infine l’ex manager della Haas, Peter Crolla, è stato assunto come Race Team Manager, e si occuperà del coordinamento operativo sul fronte sportivo.

Cadillac inizierà la sua avventura utilizzando power unit e cambi forniti dalla Ferrari, in attesa di sviluppare internamente (tramite la GM Performance Power Units LLC guidata da Russ O’Blenes) motori propri entro il 2030,

E' sul fronte piloti che sembra regnare una grande incertezza.

A far discutere sono le possibili scelte per la formazione piloti. Tra i tanti pareri emersi, quello di Juan Pablo Montoya spicca per chiarezza e analisi strategica.

L’ex pilota colombiano, intervistato da AS Colombia, non ha avuto dubbi nell’indicare la sua coppia ideale: Sergio Perez e Valtteri Bottas. Due nomi di grande esperienza, attualmente fuori dal circus dopo le esperienze con Red Bull e Sauber, ma ancora in grado, secondo Montoya, di offrire esperienza e velocità a un team debuttante.

“Sì, per me quella è la coppia. E penso che il modo giusto sia firmare uno per due o tre anni e l’altro per un solo anno, così da iniziare subito a guardare a un giovane che possa rappresentare il futuro. Perché entrambi sono ottimi piloti, ma tra due o tre anni penseranno già a smettere. Per l’inizio, però, sarebbero la coppia ideale.”

Piloti così esperti, 35 anni entrambi, garantirebbero immediatezza di risultati e pochi errori, ma difficilmente possono al centro di un progetto a lungo termine.

Entrando più nel dettaglio, Montoya ha espresso una preferenza per il messicano: “Dei due, Checo. Credo che Checo si adatterebbe meglio al loro profilo e a tutto il resto, ma Bottas è anche molto veloce. Dipende da quanto sia motivato Valtteri, perché penso che Valtteri possa essere più veloce di Checo, ma è molto emotivo, dipende dal giorno.”

La sfida che attende la Cadillac nel 2026 sarà enorme, e non soltanto sul piano tecnico. Con l’ingresso in Formula 1 di marchi come Ford e Audi, la battaglia si giocherà anche e soprattutto sul piano dei brand. Non basterà esserci: sarà fondamentale non scivolare costantemente nelle ultime posizioni, perché un marchio come Cadillac, simbolo del lusso americano, non può permettersi di finire nell’ombra di altri costruttori. L’esordio sarà inevitabilmente complicato, ma sarà la capacità di trovare stabilità, competitività e visibilità fin da subito a determinare se questo ingresso sarà ricordato come una scommessa vincente o come un rischio mal calcolato.

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