Tra i mille colpi di scena del GP Olanda c'è anche chi è stato una dolce sorpresa: stiamo parlando di Oliver Bearman, sesto al traguardo. Il giovane pilota britannico scattava dalla pit-lane a causa di alcune modifiche effettuate prima della partenza. La gara è stata invasa da Safety Car e VSC, che hanno permesso al suo muretto di costruirgli una strategia vincente.
Il ritiro di Norris e la penalità per Antonelli sono stati l'ultimo tassello da inserire nella scalata verso la zona punti. A volte, trovarsi nel posto giusto al momento giusto può fare la differenza, come dichiarato da Bearman stesso: “Non me lo aspettavo, oggi siamo stati decisamente fortunati. A volte bisogna trovarsi nel posto giusto al momento giusto, e sono state prese le decisioni giuste in termini di strategia, la macchina era veloce e il team ha fatto un ottimo lavoro" ha detto nel post gara.
Per la Haas la festa è stata doppia grazie alla performance di Esteban Ocon, che ha chiuso in decima posizione. Punti importantissimi per il team americano, che punta ad una presenza più assidua nella top 10: "Siamo stati un po' sfortunati perché abbiamo dovuto partire dalla pit lane, ma è bello essere tornati a punti anche con Esteban. Il team sta lavorando incredibilmente duramente, stiamo procedendo passo dopo passo e abbiamo ancora delle cose su cui lavorare, ma siamo sulla strada giusta" ha aggiunto.

Per Oliver Bearman, il sesto posto di Zandvoort è un segnale forte. Partire dalla pit lane e chiudere così in alto non richiede solo fortuna: serve talento, lucidità e tanta velocità. Una seconda parte di stagione iniziata nel migliore dei modi per il gioiellino della Ferrari, cui futuro appare più roseo che mai.
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