Leclerc: «Baku occasione giusta? Ci spero. Sul 2026 ci sono molte incognite per tutti»
18/09/2025 16:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo il Gran Premio d'Italia e una pausa che ha permesso a team e piloti di riorganizzarsi, la Formula 1 riparte da Baku per il Gran Premio d'Azerbaijan, diciassettesima tappa del Mondiale 2025. La Ferrari, reduce da un periodo altalenante, spera in un ritorno competitivo su un circuito che ha sempre visto Charles Leclerc protagonista assoluto in qualifica: il monegasco, infatti, ha conquistato quattro pole position consecutive nella capitale azera.

Baku è ormai una tappa simbolica per Leclerc, che proprio su questo tracciato cercherà la sua prima vittoria stagionale. Ma se da un lato c'è fiducia, dall’altro prevale la cautela, segno di un pilota ormai maturo e consapevole dei limiti attuali della monoposto di Maranello.

Le parole di Leclerc alla vigilia del Gran Premio d'Azerbaijan

Alla vigilia dell'inizio del weekend azero, Charles Leclerc ha parlato ai microfoni di Sky Sport, durante la consueta Pit Walk con Davide Camicioli. Il tono è pacato, le ambizioni ci sono, ma senza proclami: "Se penso di vincere? Non lo so, sicuramente Baku mi piace tanto in cui siamo andati forte anche in anni in cui era difficile farlo. La speranza quindi ce l'ho, poi dalla pole alla vittoria sono tanti giri in più…".

Il lungo rettilineo del circuito cittadino di Baku ha spesso penalizzato la Ferrari sul passo gara, ma Leclerc preferisce non sbilanciarsi troppo: "Vedremo, non lo so. È solo giovedì e io non voglio parlare troppo presto. Vedremo cosa è possibile e dove saremo in griglia. Sicuramente non siamo la macchina migliore. Lo è la McLaren, ovviamente, ma mi aspetto grandi cose anche da Red Bull e Verstappen. Qua in qualifica abbiamo fatto cose belle, ma quella conta poco: dopo c’è la gara, e lì darò il massimo".

Nelle ultime settimane, Max Verstappen ha speso parole di stima nei confronti di Leclerc, definendolo il pilota migliore in qualifica e nei sorpassi. Charles ha risposto con rispetto e una punta di rammarico: "C’è tanto rispetto. Siamo cresciuti insieme e siamo stati rivali diverse volte in passato. Purtroppo, in F1 ancora non abbiamo avuto occasione di lottare come si deve, ma spero che un giorno sarà così. Il nostro dovere è quello di avere una macchina per andare a cercarli".

E quel giorno potrebbe essere il 2026, con il cambio regolamentare e le nuove Power Unit. Ma Leclerc, su questo, mantiene i piedi ben piantati a terra: "Quello che ho detto in passato non era rivolto alla Ferrari, ma alle regole. Ma non entrerò più in merito, se vinceremo mi piaceranno da morire. Cerchiamo di iniziare una nuova era con il piede giusto, ma la verità è che ci sono troppi punti interrogativi per tutti e non sappiamo cosa sarà".

Infine, Leclerc ha commentato anche lo stato dei lavori a Maranello, in un momento in cui si moltiplicano le voci sullo sviluppo delle nuove Power Unit e sul potenziale della Rossa per il prossimo anno: "Non lo so, ci sono rumors dappertutto. Non si può dire dove sono gli altri, ma non importa ora. Dobbiamo concentrarci su noi stessi. Sono contento di come lavoriamo, vedremo l'anno prossimo dove saremo"

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Foto copertina x.com

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