Niente proclami o dichiarazioni roboanti, ma vedendo osservando il comportamento e le parole dei membri del team non risulta difficile capire come la Ferrari sia arrivata a Baku con la voglia e la giusta determinazione per provare a vincere il GP d’Azerbaijan. Una obiettivo che il team di Maranello insegue per un duplice motivo: togliere il pesante zero dalla casella delle vittorie di questa deludente stagione e per riuscire, dopo aver siglato le ultime quattro pole position a Baku e aver sempre fatto bene sul Mar Caspio, a cogliere il primo centro nella sua storia nella capitale azera. Un obiettivo difficile, dati valori in campo, ma non impossibile, almeno stando ai riscontri delle simulazioni della Scuderia che, a quanto risulta, hanno indicato come la SF-25 potrebbe essere veloce e competitiva sul tracciato cittadino dove, con tutta probabilità, a far la differenza tra successo e sconfitta saràil comportamento della vettura nei transitori.
Sulla carta, gli ingredienti per far bene non sembrano mancare, così come la spinta che sta portando il team a dare il massimo per arrivare ad equipararsi agli altri top team, come Red Bull e Mercedes, che hanno già vinto almeno una gara in campionato. Per tentare l'impresa, i tecnici hanno deliberato scelte aerodinamiche ben ponderate e non estreme come a Monza che si spera, insieme al lavoro a casa e alla comprensione dell'auto, possano aiutare il team a fare bene in una delle ultime in cui la vittoria potrebbe essere nelle corde della SF-25. E il pacchetto deliberato, almeno sinora, sembra aver funzionato al meglio, visto che il weekend azero del Cavallino è iniziato col piede giusto, non tanto nella anomala sessione di FP1 (si è perso tempo a causa di una lunga bandiera gialla), quanto per i riscontri della sessione pomeridiana, in cui la SF-25 ha perfomato in modo ottimale: Lewis Hamilton ha fermato i cronometri in prima posizione, seguito dalla vettura gemella di Charles Leclerc. Un piazzamento che ha dato vita ad un inatteso uno-due che ha messo in mostra una Rossa veloce sul giro e simulazione gara, capace di avere la meglio su dei rivali, come la McLaren, apparsi in affanno o alle prese con degli inconvenienti.
Rivali che, con tutta probabilità, torneranno ad essere della partita di vertice nella giornata di domani, già a partire dalle FP3, come ha ammesso Charles Leclerc appena sceso dalla sua vettura, tenendo ben saldi i piedi a terra ed evitando di dare false speranze ai tifosi. Dalle sue parole, però, è stato possibile carpire un certo ottimismo che, di fatto, lo accompagnerà fino alla qualifica di domani dove, senza ammetterlo, spera di poter fare la differenza per gettare delle solide basi per un risultato importante.
"Penso che ci sia molto più potenziale, specie da parte mia. Oggi non ho fatto un granché. Sembriamo forti, è positivo. Ma sembra che la McLaren sia in un altro mondo. Non credo che ci sarà lotta per la vittoria, ma mai dire mai. Penso che nel 2021 e in molte qualifiche qui, sentivo che non fosse possibile fare la pole position, e alla fine ci siamo riusciti. Norris non ha chiuso alcuni giri che erano impressionanti. Dubito che possiamo lottare con loro, ma rispetto agli altri, sembra che siamo in una posizione piuttosto buona".
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