ANALISI - Alla fine la C6 ha avuto la meglio, ma sul giro secco la C5 rimane un'insidia
20/09/2025 18:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Sin dal momento in cui Pirelli aveva reso ufficiale la tyre allocation per il fine settimana in Azerbaijan, molti si sono chiesti se avremmo assistito a qualcosa di già vissuto tra Imola e Montreal, con la C6 che non avrebbe goduto di così tanto vantaggio nei confronti della C5 (mescola che solitamente viene utilizzata come soft su circuiti nei quali il degrado non rappresenta una particolare minaccia).

A dare ulteriore credito a questa ipotesi c'era anche la tipologia di layout del cittadino di Baku, con un rettilineo di oltre due chilometri - il più lungo dell'intero Mondiale - e le temperature più basse rispetto alle precedenti edizioni. L'insieme di questi fattori avrebbe portato ad un calo degli pneumatici anteriori di circa una quaratina di gradi, un'insidia che rischiava di creare non poche difficoltà in approccio di curva 1, la prima di una serie di staccate a 90 gradi che si affrontano a ruote dritte.

I primi segnali nelle libere

Lo scenario appena illustrato ha preso corpo sin dal venerdì: le squadre hanno infatti scelto di utilizzare la mescola più conosciuta; tra i quattro top team, infatti, solo Lewis Hamilton ha impiegato uno dei tre set di gialle a disposizione, mentre gli altri hanno optato per una rossa in più rispetto al consueto programma di lavoro.

Il tutto si è poi ripetuto nella mattinata di oggi in FP3, con l'utilizzo della C5 ridotto a zero, rendendo di fatto chiara l'intenzione di conservare tutti e tre i treni (eccezion fatta, appunto, per il britannico della Ferrari) per la sessione pomeridiana.

ANALISI - Alla fine la C6 ha avuto la meglio, ma sul giro secco la C5 rimane un''insidia

La conferma in qualifica

È bastato osservare le monoposto in uscita dalla pit-lane per confermare la strategia delle squadre già dal primo run in Q1, quando McLaren e Red Bull hanno effettuato il proprio tentativo con mescola C5. La musica è però cambiata al momento del secondo push con tutti i piloti che si sono allineati (tranne Lando Norris che ha optato per una soft nuova), dovendo però effettuare due giri di preparazione, dal momento che la gomma gialla andava incontro - come previsto - ad una perdita di temperatura sul dritto.

Alla fine ad avere la meglio è stata la C6 che ha consegnato a Max Verstappen la pole position in 1:41.117, anche se - senza contare il crono del numero 4, condizionato da un errore in curva 15 - nelle prime otto posizioni anche la mescola C5 si è fatta valere. Nonostante il plotone di soft nell'ultimo tentativo - infatti - gli unici due piloti ad aver scelto la gialla, Sainz e Antonelli, hanno comunque concluso in top 4, con l'italiano che ha chiuso a soli dieci millesimi dalla rossa di Liam Lawson.

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