Il tributo Mercedes a Niki Lauda: «Uno che non scorderemo mai»
28/09/2025 13:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Nella storia della F1 si sono ciclicamente ripetuti dei momenti in cui, all’interno di una scuderia, si sono riunite le persone giuste al momento giusto: un mix di competenze e personalità capace di creare la perfetta sintonia ed emergere nettamente sulle altre: i dream team.

Ricordiamo la Ferrari di Schumacher, Todt, Brawn e Byrne nei 2000; la Red Bull con Horner, Newey e Vettel prima, con Verstappen poi; la Williams con Frank Williams, Patrick Head e Newey negli anni ’80-’90; la McLaren con Senna e Prost sotto Ron Dennis negli ’80 e con Hakkinen e Newey a fine ’90; la Lotus di Chapman con Clark, Hill e Andretti negli anni ’60-’70; la Brabham di Ecclestone e Murray con Piquet negli ’80; la Renault di Briatore, Alonso e Symonds nei 2000. Sempre la stessa ricetta: uomini straordinari nello stesso momento.

Per la Mercedes la perfetta alchimia arrivò nel 2014 e oggi il team ha voluto ricordare un momento speciale della propria storia: il 2012, anno in cui Niki entrò a far parte del team di Brackley inaugurando un capitolo che avrebbe cambiato per sempre la Formula 1.

I primi anni non furono semplici: la Mercedes faticava a imporsi e il progetto era ancora in costruzione. Ma Lauda, con la sua proverbiale schiettezza e la sua visione tecnica, seppe trasmettere fiducia e direzione. Fu lui, con coraggio e lungimiranza, a convincere Lewis Hamilton a lasciare la McLaren per unirsi a un team che ancora non aveva dimostrato nulla. Una decisione che avrebbe portato l’inglese nell’Olimpo dei più vincenti di sempre.

Lauda non era solo un consulente tecnico, ma un punto di riferimento per tutti: il rapporto speciale con Toto Wolff e Hamilton è stato più volte ricordato come una delle chiavi della stabilità e della forza della squadra. Wolff stesso, in passato, sottolineò quanto Niki fosse capace di riportare la discussione alla realtà, con poche parole ma sempre incisive.

“Non credo alle scuse, in Formula 1 conta solo il risultato”, amava ripetere Lauda. Oppure: “Il successo arriva se hai il coraggio di scegliere, anche quando gli altri ti dicono che stai sbagliando”. Parole che ben descrivono la sua capacità di vedere oltre il presente e costruire il futuro.

Toto lo descrisse così: "Penso a lui ogni singolo giorno. Quando le cose erano troppo facili, si annoiava. Quando diventavano difficili, era lì che emergeva la sua determinazione”, una frase che racchiude l’essenza di Niki: diretto, onesto, inflessibile. Con passione, determinazione, umorismo e vitalità riusciva a ispirare non solo come pilota, ma anche come uomo d’affari e figura pubblica. Un’icona, che ricorderemo per sempre per il suo inconfondibile cappellino rosso, che ancora oggi in ogni Gran Premio campeggia all’ingresso del box Mercedes, a ricordare la sua eredità e i valori che ha trasmesso al team.

Dalla sua scomparsa, nel maggio 2019, ogni monoposto Mercedes porta anche una stella a tre punte rossa, tributo permanente al campione. La piccola stella rossa a tre punte resterà per sempre sulla macchina” dichiarò Wolff allora. E così è stato: ogni giro percorso dal team viene condiviso con Niki, simbolicamente a bordo delle Frecce d’Argento.

Oggi, nell'anniversario del giorno in cui Lauda si unì alla Mercedes, il team lo ricorda come “uno che non scorderemo mai”, un uomo capace di trasformare la difficoltà in determinazione e di lasciare un’eredità eterna nello sport e nella vita.

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