Ferrari, senti Cigarini: «A Hamilton manca una figura come Lauda»
28/08/2025 08:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Intervistato in esclusiva dalla redazione di Formula1.it, l'ex meccatronico della Ferrari Francesco Cigarini ha parlato delle difficoltà di Lewis Hamilton.

2026: nuove regole, nuovo Lewis?

Quando abbiamo chiesto a Cigarini se i nuovi regolamenti del 2026 potrebbero essere un reset mentale per Hamilton, ci ha risposto così: "Ogni cambio di regolamento è un'opportunità per qualcuno che non è riuscito a coglierla prima.

"La sua esperienza ed il suo capire il nuovo modo di guidare potrebbe aiutare in qualche modo, ma deve avere una macchina efficiente

"Lui è abituato a una macchina che ha un certo comportamento, sia grazie a lui che grazie all'area tecnica. Una macchina che gli dà fiducia, non così al limite come la Ferrari di oggi. Una macchina più solida, più 'sincera' nel comportamento.

"Lui ha in casa un campione [Leclerc, ndr] che ha molta esperienza, quindi penso che possa essere un reset mentale per lui, ma non so quanto è ambizioso il suo [di Hamilton, ndr] modo di imporre il suo modo di essere in Ferrari e quanto venga accolto bene o con precisione, questo non lo so. Dalle dichiarazioni che fa ogni tanto è come se lanciasse un campanello d'allarme."

Hamilton ha bisogno di aiuto?

La domanda è sorta spontanea: cosa penserebbe Cigarini, se lavorasse oggi in Ferrari, delle parole di Hamilton? Noterebbe un evidente difficoltà dal punto di vista mentale?

"Se sei dentro la squadra conosci delle dinamiche che magari ti fanno capire meglio perché dice così. Da fuori posso dire che chiede molto a se stesso, chiede molto a chi ha vicino", ha replicato.

"Ho fatto un post [su Instagram, ndr] poco fa, perché stavo pensando a questa situazione e mi è venuto in mente che una cosa che faceva molto bene a Hamilton [in Mercedes, ndr] - e che non c'è in Ferrari come ruolo - è un Niki Lauda: uno che fa da anello di congiunzione tra team e pilota, portando quello che vuole Hamilton magari in una maniera un po' meno sfrontata. Qualcuno che fa da portavoce e che faccia da collante tra tutto il team e il pilota: questo era quello che poteva fare bene Lauda e che faceva bene a Hamilton."

La chiave di lettura dell'ex meccatronico è interessante: magari con un tramite tra il sette volte campione del mondo ed i vertici del team, i messaggi di Hamilton avrebbero una maggiore efficacia.

Purtroppo, dal 2019, Niki Lauda non è più in grado di aiutarlo. Però chissà, magari un'altra figura storica del passato della Formula 1 potrebbe intervenire in una veste simile.

Ad ogni modo, una cosa è certa: Hamilton e la Ferrari faranno di tutto per far sì che la loro collaborazione sia vincente.

Nel passato, con campioni come Alonso e Vettel, fare di tutto non è bastato. E la Scuderia non può permettersi un altro fallimento.

N.B. Si ringrazia Francesco Cigarini per la cordialità e la disponibilità mostrate nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è consentita previa citazione dell’autore (Fabrizio Parascandolo) e della fonte Formula1.it con il link al contenuto originale.

 

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Foto copertina x.com


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