«Come inseguire un bersaglio mobile»: la previsione della Mercedes per il 2026
29/09/2025 21:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

La generazione di vetture a effetto suolo sta vivendo i suoi ultimi atti, in vista del grande cambio di regolamento previsto per il 2026, che coinvolgerà sia il telaio come la power unit. Mancano ancora 7 gare sul calendario, ma non dobbiamo aspettarci stravolgimenti o aggiornamenti; le squadre si stanno concentrando sul prossimo anno, che si prospetta sempre più complicato. Gli ingegneri stanno ancora studiando le simulazioni, e ogni tanto escono ancora dei dettagli o dei problemi nuovi.

Un chiaro esempio è stato lo sviluppo dell'ala anteriore mobile, oggetto di discussione tra la FIA e i tecnici per questioni di sicurezza. Nonostante siano mesi che se ne discute, i team hanno realizzato il primo modello a luglio, e solo la Ferrari ha portato una mule car in pista con quella configurazione, in occasione dei test Pirelli all'Hungaroring. 

Le parole di Andrew Shovlin

«Come inseguire un bersaglio mobile»: la previsione della Mercedes per il 2026

Le difficoltà sono nascoste dietro ogni dato, e anche gli ingegneri fanno fatica ad avere idee chiare su come si comporteranno le monoposto in pista. "La macchina si evolve di settimana in settimana, e quando cambia la sua performance lo fa anche il simulatore. Per questo motivo noi stiamo già cercando di stimare la deportanza che avremo tra quattro mesi, perché è inutile lavorare su qualcosa che non arriverà mai in pista. Cercare di bilanciare il telaio con il motore è come dare la caccia a un bersaglio in movimento", ha spiegato a Motorsport Andrew Shovlin. 

Tutte le previsioni per il 2026 sono nascosti dietro una cortina di fumo, e non ci sono nemmeno speculazioni su quale squadra sia più avanti delle altre. Il debutto in pista sarà una sorpresa per tutti, e per aiutare i progettisti la FIA ha garantito ben 3 sessioni di test pre-stagionali. I primi si terranno a Barcellona verso fine gennaio, per poi proseguire con due fine settimana in Sakhir. Tuttavia, l'ingegnere della Mercedes non prevede divari abissali. "Tutti stiamo sviluppando le nostre macchine in modo isolato. Nessuno sa nulla, e anche noi abbiamo poche informazioni sui rivali. Per come sono fatte le regole, non ci sarà un gap troppo grande quando proveremo. Sarà una situazione analoga a quella attuale, dove non distingui una vettura dall'altra se non per la livrea. Alcuni aspetti sono troppo vincolati, non c'è molta libertà, e solo quando si capiranno i limiti si sistemeranno i dettagli", ha aggiunto ancora l'head of trackside engineering. 

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