Negli ultimi anni diversi piloti hanno varcato i cancelli di Maranello, allettati dal sogno rosso. Eppure in molti, anche campionissimi, sono usciti con le ossa rotte, stritolati dai media, da una macchina poco performante, dalla politica interna o da chissà quale mostro aleggi in fabbrica. L'unico che è rimasto nelle avversità è Charles Leclerc, legato alla Ferrari dal contratto più lungo mai firmato. Da quando guida per la Scuderia sono emerse più volte voci di un possibile addio, momenti in cui avrebbe perso la speranza e avvicinamenti ad altre squadre; il monegasco, però, ha sempre negato tutto, giurando ancora fedeltà al Cavallino.
Eppure, anche le più belle storie d'amore non resistono per sempre, e ci sono colpi che le fanno cadere. Per Leclerc, l'ultimo strike rischia di essere questa durissima stagione, nella quale non ha mai avuto una macchina competitiva o una vera chance di vittoria, nonostante stia dando l'anima per il progetto. Di recente è uscita un'indiscrezione del Corriere dello Sport per la quale gli ingegneri non sarebbero troppo contenti dell'atteggiamento del monegasco, creando un clima di tensione pronto alla rottura.
Questo potrebbe essere uno dei soliti rumours che escono riguardo la Ferrari, o potrebbe esserci qualcosa di più. Infatti, Nicolas Todt, manager di Leclerc, non ha usato mezzi toni riguardo il futuro del suo assistito. "Charles è uno dei piloti migliori della sua generazione, insieme a Max e pochi altri. Non è più un bambino, ha passato con la Ferrari parecchi anni, ma gli manca ancora una macchina vincente", ha detto il francese. "Oggi abbiamo una buona vettura, ma non abbastanza per il Titolo. Spero succederà con il nuovo regolamento".
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