I piloti in Ferrari sono censurati? La gelida risposta di Sainz

Nel corso dell'ultima pausa del calendario, la Ferrari è tornata ad essere al centro dell'attenzione dei media ma, nuovamente, non per questioni positive. Infatti, dopo il disastroso risultato del GP del Brasile, John Elkann ha rilasciato una dichiarazione forte, per la quale "i piloti dovrebbero parlare di meno e concentrarsi di più". Una frase cinica, rivolta a due persone che stanno dando tutto per la squadra, e che non è stata accolta con cordialità dall'opinione pubblica. 

Tuttavia, in occasione del media day del GP di Las Vegas, sia Leclerc che Hamilton si sono dimostrati pacati a riguardo. Non hanno puntato il dito contro il loro capo, sebbene ci fossero tutti i presupposti per farlo; anzi, hanno preso le sue difese. Viene facilmente da pensare che siano stati istruiti dall'ufficio stampa per spegnere il fuoco, per non causare altri subbugli, vista anche la differenza con le loro reazioni "a caldo" dopo che le frasi di Elkann avevano fatto il giro del web. 

Ted Kravitz, noto presentatore di Sky Sport UK, ha deciso così di portare la questione all'attenzione di Carlos Sainz, fresco reduce dall'esperienza a Maranello. "I piloti della Ferrari devono essere più attenti a quello che dicono per non dare fastidio ai capi, mentre in altre squadre si è più liberi di muovere critiche?" ha chiesto il giornalista allo spagnolo, il quale, però, ha risposto in modo sintetico: "Non è affare mio. Io sono come la rana che beve il the, quella virale sui social, e guardo dall'esterno". 

Foto copertina x.com

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