Ricciardo, troppo lenti sui rettilinei, il gap dalla Mercedes è troppo grande
23/06/2018 09:29:37 Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo il Gran Premio di Monaco, da possibile outsider, il team Red Bull è diventato il vero giudice del Mondiale, con presentazioni che sono migliorate e che hanno portato la RB14 ad essere una monoposto in gardo di dire la sua ad ogni appuntamento iridato.

Dopo il Gran Premio di Monaco, anche Daniel Ricciardo ha modificato la sua immagine, diventando l'uomo intorno al quale ruota tutto il mercato piloti, e di fatto il driver più ambito del paddock.

Lo stesso Daniel Ricciardo, che ha concluso la seconda sassone di prove libere in seconda posizione, ha analizzato davanti ai giornalisti la sua giornata e lo stato di forma della sua vettura:

"Stamattina è andato tutto molto bene, mentre questo pomeriggio non è andato male ma solo ora ho visto il tempo di Hamilton... E' un po' troppo per noi. Ma anche sul passo gara non sono sicuro, è stato un po' inconsistente",

Una Red Bull che come di consueto in questo 2018 ha portato a termine una giornata del Venerdì in maniera molto positiva per quanto riguarda i tempi della simulazine di qualifica, non ha dato le solite certezze per quanto riguarda la simulazione di gara, con tempi più lenti di Ferrari e Mercedes.

Anche la simulazione di qualifica, è stata si positiva, ma solo dal punto di vista della posizione finale, poiché le due vetture del team "bibitaro", perché se si vanno a vedere i distacchi, la situazione appare ben diversa e più preoccupante, in quanto la prima delle due Red Bull, quella di Ricciardo accusa un gap di più di sette decimi di secondo dal leader Hamilton.

Poi, Daniel è sceso maggiormente nei dettagli nel tentativo di trovare le cause di questo gap incassato dal Lewis Hamilton:

"Forse uno dei motivi principali è stata l'ala. Avevamo troppo carico aerodinamico e infatti perdevo tantissimo sui rettilinei. Forse per domani faremo un cambio. Ma cercheremo di sistemare la situazione".

Red Bull che, come da tradizione, ha una monoposto che genera moltissima downforce, che le consente di andare a nozze sulle piste lente e guidate, ma che costringe i tecini del team di Milton Keynes a scaricare enormemente le ali sulle piste con dei lunghi rettilinei.

Sul Paul Ricard, che è una pista completa, dove è fondamentale un set-up di compromesso, i tecini Red Bull devono aver sottovalutato i tre grandi allunghi della pista Francese (il rettilineo dei box, e i due allunghi del rettilineo del Mistral), scegliendo di privilegiare il carico a scapito della resistenza all'avanzamento, ma per il momento questa scelta non sembra, stando alle parole del pilota Australiano, aver dato gli esiti sperati.

Il pilota numero tre del team Anglo-austriaco ha poi svolto un'analisi sulla situazione gomme in questo fine settimana:

"Con queste temperature è difficile con le gomme. Penso che domani e domenica sarà un po' più fresco. Questo ci aiuterà di sicuro".

Gomme difficili da gestire, soprattutto dal punto di vista delle temperature, che anche a causa delle elevate temperature dell'asfalto, escono con poche difficoltà dalla loro finestra di utilizzo, e di fatto tutti i team dovranno trovare il modo di sfruttare al meglio le coperture Pirelli.

Per finire, Daniel ha commentato la rientrante pista del Paul Ricard:

"Questa pista mi piace abbastanza e per me è una piccola sorpresa. A me questo genere di piste così larghe non piacciono molto, ma il tracciato devo dire che non è male".


Tag
f1 | red bull | renault | pu | 2018 | verstappen | ricciardo |