Ancora Wolff, ancora Mercedes e ancora Abu Dhabi. Si, purtroppo, nonostante la data presente sul calendario indichi 5 marzo 2022 siamo ancora qui a parlare dell’ultima gara del mondiale (12 dicembre 2021) e di tutto il seguito che ne è derivato.
Sappiamo tutti cosa è accaduto. Le decisioni prese da Masi, soprattutto per quanto riguarda la gestione della ripartenza dalla Safety Car che oltre ad aver permesso a Verstappen di superare in scioltezza Hamilton nel corso dell’ultimo giro ha anche innescato un gran dibattito, che come potete vedere ancora non si è del tutto dissolto.
Nelle ore successive al Gp ci si attendeva un reclamo, che la casa di Stoccarda ricorresse in appello contro le scelte fatte dal direttore di gara nel tentativo di vedere Hamilton insignito della corona iridata. Uno scenario però mai verificatosi. Sotto lo stupore generale i teutonici hanno subito riconosciuto Max Verstappen come legittimo campione del mondo, per poi chiudersi in un silenzio durato mesi…
Alcuni avevano avanzato l’ipotesi che il comportamento della Mercedes fosse dovuto ad una sorta di patto tra la squadra e la FIA. Un accordo che includeva l’esclusione di Masi dal ruolo di direttore di gara. Una linea che secondo quanto affermato recentemente da Wolff, la Federazione avrebbe deciso di perseguire senza scendere a patti con la squadra: “Tra noi e la FIA non c’era nessun accordo. Non abbiamo rinunciato all’appello in cambio della rimozione del direttore di gara. Non so da dove provengano queste voci”.
"Era necessario effettuare una ristrutturazione del sistema di giudizio interno alla Formula1 in merito alle decisioni tecniche e sportive che venivano prese durante i weekend di gara” ha affermato secondo quanto riportato da ‘GpFans.com’. “L'anno scorso abbiamo avuto una grande stagione, ma in diverse circostanze abbiamo assistito ad una polarizzazione mediatica su delle questioni di difficile comprensione” ha affermato il CEO e team principal Mercedes a concludere.
Foto: Mercedes