Sulla scia dell'invasione militare russa dell'Ucraina, se da un lato alcuni Paesi in accordo con le rispettive organizzazioni sportive hanno cercato di impedire in ogni modo che gli atleti di nazionalità russa e bielorussa non potessero prendere parte a nessuna competizione internazionale presente nel proprio territorio, molti altri invece si sono affrettati a trovare delle soluzioni per consentire ai concorrenti originari di queste due nazioni di potervi partecipare.
Il documento stilato dalla FIA, chiamato "Impegno per la neutralità e la pace", richiede ai piloti russi di accettare il fatto di non poter esibire la bandiera e/o simbologia del proprio Paese né sulle auto né sulle divise. Allo stesso tempo viene proibito anche di esprimere qualsiasi tipo di sostegno alla propria nazione, che questo sia diretto o meno, per le azioni intraprese dalla Russia o dal presidente Vladimir Putin.
Da quanto apprendiamo da ‘RacingNews365.com’, il terzo pilota Alpine, Daniil Kvyat, che quest’anno sarebbe stato impegnato nel campionato Endurance (WEC e conseguentemente alla 24h di Le Mans) assieme al team russo G-Drive Racing, non avrebbe posto la sua firma in calce a suddetto documento, perdendo così la possibilità di correre nel corso della stagione 2022.
Daniil Kvyat assieme al team manager e pilota della G-Drive Racing, Roman Rusinov (foto: Twitter, Kvyat)
Resta da capire ancora se la scelta del russo sia stata intenzionale o meno. La scadenza per adempiere a questo compito era fissata per le 20:00 CET del 4 marzo scorso. Kvyat ha preferito non fare commenti in merito all’episodio, mentre il team manager di G-Drive Racing, Roman Rusinov, dopo aver deciso di non firmare il documento della Federazione Internazionale ha dichiarato: “Oggi mi sono rifiutato di accettare le condizioni discriminatorie imposte della FIA”.
“L'obiettivo di ogni atleta è ascoltare l'inno del proprio paese sul podio” ha proseguito Rusinov tramite un post rilasciato su Instagram. “Al nostro team, in 10 anni d’esperienza internazionale è successo molte volte di farlo. Abbiamo alzato la bandiera russa, abbiamo ascoltato e cantato il nostro inno. Per il bene dei miei tifosi, per il bene dei miei compagni di squadra e dell'onore sportivo, non firmerò questo documento. Meglio non guidare affatto".
Un post che ha trovato anche il ‘like’ di Daniil Kvyat. Che il russo abbia dunque deciso di non firmare per lanciare un duro messaggio alla Federazione e a tutti gli sport internazionali, proprio come Rusinov, è alquanto probabile. Al momento sia Daniil che il team G-Drive Racing non potranno prendere parte al campionato WEC nel 2022. Kvyat non potrà inoltre partecipare a nessuna delle competizioni organizzate dalla FIA. Molti piloti russi stanno seguendo queste orme, quindi resta da capire la direzione che intenderà perseguire la FIA da qui alle prossime ore. Seguiranno senz'altro aggiornamenti.
Foto: Twitter, Kvyat