Con la sua spessa maglia preferita e un casco azzurro senza i quali aveva promesso a se stesso che non avrebbe mai gareggiato, Alberto Ascari era l’eroe popolare di un’epoca frontaliera …
Leggi tuttoNel 2000, Eau Rouge e Radillon si facevano in pieno soltanto nel giro buono in qualifica e non tutti si assumevano quel rischio; Mika Hakkinen lo stava facendo in gara, per cancellare l’errore che aveva reso il copione degno di Agatha Christie.
Leggi tuttoMai come in quel pomeriggio ungherese fu dimostrato il detto: “Non c’è due senza tre”. Ad avvalorarlo, il fatto che se il trionfatore fu il Kaiser, il vero fuoriclasse di quel giorno si trovava al muretto, tra cuffie e telemetrie.
Leggi tuttoFu il suo papà a decidere che dovesse vestirsi così, forse perché l'oro che le dipingeva i fianchi si intonava alle sfumature dei baffi esili che gli incorniciavano il ghigno da genio. Si chiamava Colin Chapman, sua figlia era la Lotus, che dal 1972 ...
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